lunedì 30 settembre 2013

OBSIDIAN TONGUE


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
Brendan Hayter - Voce, Chitarra
Greg Murphy - Batteria


Gli Obsidian Tongue hanno pubblicato il loro secondo disco, "A Nest Of Ravens In The Throat Of Time", e Aristocrazia ne approfitta per offrirvi, oltre alla recensione del suddetto, anche un approfondimento sulla realtà del duo composto da Brendan Hayter e Greg Murphy.

Benvenuto Brendan, inizio saltando inutili preamboli e chiedendoti subito: chi sono gli Obsidian Tongue e qual è l'obiettivo che si sono prefissati?

Brendan: Gli Obsidian Tongue sono composti da me e del batterista Greg Murphy. Il nostro obiettivo è quello di creare un metal estremo che sia il più possibile emozionale e ricco di melodia.


Il vostro black atmosferico per molti versi pare possedere più punti di contatto con quello proposto dai membri della Cascadian Scene ed è impossibile non nominare Agalloch e Wolves In The Throne Room. Trovi che il modo con il quale quelle band si esprimono sia in parte affine anche spiritualmente alla tua interpretazione del genere?

Ho sentito girare un sacco la parola "cascadian" di recente, soprattutto da parte di persone che parlano degli Obsidian Tongue. Tuttavia, poiché viviamo sull'altro lato del Paese, è difficile sentirsi collegati a quel tipo di scena. Nemmeno io ho ascoltato molte band appartenenti a questa scena, a parte i Wolves In The Throne Room. Posso dire però che WITTR e Agalloch sono stati influenti per gli Obsidian Tongue, nel senso che spero davvero di comunicare ad altre persone sensazioni simili a quelle che queste band hanno musicato nel corso degli anni.


Ho avuto modo di ascoltare "Volume I: Subradiant Architecture" e, una volta ricevuta la copia del nuovo lavoro, ho notato una maggiore cura nell'approccio alle melodie, ora più intense, un'atmosfera tendente a evocare un maggiore feeling e brevi sprazzi di psichedelia che ne hanno arricchito la forma. È cambiata la modalità di composizione? Hai attinto da fonti di ispirazione differenti rispetto al passato?

Non vi è stato alcun cambiamento nel processo di scrittura dei due album, semplicemente abbiamo creato e sviluppato ulteriormente nuove canzoni. "Subradiant Architecture" conteneva i primi pezzi scritti dagli Obsidian Tongue e l'album è stato in realtà solo una base per costruire il nostro futuro musicale. Scrivere questi brani ha reso possibile lo sviluppo di altri nuovi pezzi.


Nel disco la presenza di svariate sezioni di voce pulita alimenta una sorta di sensazione epica che in alcuni momenti trasporta le tracce in una dimensione al di fuori dallo scorrere normale del tempo. Nel brano che dà il titolo al disco a questo canto pulito prende parte il cantante degli Agalloch, John Haughm. Come siete entrati in contatto con lui e perché farlo esibire proprio in quel pezzo?

Abbiamo incontrato John Haughm a un festival, qui nel New England, a cui partecipavano entrambe le nostre band, nel mese di ottobre 2012. Abbiamo parlato un po' e poi ci siamo tenuti in contatto via Internet. Avevo quel brano scritto e ho sempre sentito che avrei voluto che fosse qualcun altro a cantarlo. Ho immaginato che la voce di John fosse perfetta, forse perché la canzone era stata ispirata dagli Agalloch, in primo luogo. Gli ho mandato la demo, gli ho chiesto se fosse stato interessato a cantarla e ha accettato.


Che significato dai alla copertina di "A Nest Of Ravens In The Throat Of Time" e alla citazione di Friedrich Nietzsche inserita nel libretto?

Il significato della copertina è fondamentalmente un prolungamento dell'estetica della band che volevo far notare. La psichedelia è sempre stata un'enorme ispirazione per gli Obsidian Tongue e, mentre il nostro album non suona molto psichedelico, l'estetica del metal psichedelico guidava tutte le sessioni di scrittura. Dopo l'uscita del nostro primo album, era tempo di far conoscere la nostra vera dichiarazione d'intenti. Dissi all'artista Jake Kobrin cosa l'album significasse per me e lui, senza ascoltare nulla, se ne uscì con il disegno per la copertina. Il suo progetto racchiude veramente ciò che la musica significa per me e, già dalla prima occhiata, potete vedere che questo non è solo classico black metal. La citazione di Nietzsche nella parte interna è solo un'altra estensione del fattore estetico della band. Egli parla della musica che ti colpisce quando la tua volontà tocca il punto più basso, che offre guarigione e l'opportunità di formarti una nuova prospettiva sulla vita, ora che hai sperimentato la perdita della voglia di vivere. Questo è anche il concetto di fondo che attraversa l'album, concetto che sarà esteso nelle nostre uscite future. L'idea della depressione come un catalizzatore per lo sviluppo mentale e spirituale, questo è, se c'è la magia della musica che ti tiene per mano e ti guida attraverso l'abisso.


Nick Skog e la sua Hypnotic Dirge Records sono ospiti su Aristocrazia da un po'. Nick è un tipo serio, affidabile e sinora ha prodotto dei buoni album. Come avete fatto la sua conoscenza e come mai avete deciso che quest'etichetta era quella giusta per gli Obsidian Tongue?

Ho scoperto la Hypnotic Dirge Records online l'anno scorso. Ero alla ricerca di nuove e interessanti etichette con cui mi avrebbe fatto piacere lavorare per una delle mie band, gli Obsidian Tongue o i Truthseeker. La Hypnotic Dirge si occupa sia di black metal che di post rock e doom metal, così ho mandato loro entrambi i miei progetti in una sola volta per vedere se fossero interessati. Nick è stato attratto da entrambi e la prima cosa che abbiamo fatto insieme è stata in realtà la ristampa dell'EP dei Truthseeker sul suo Bandcamp, supportata da un nuovo comunicato stampa. Abbiamo quindi deciso di rilasciare insieme il successivo album degli Obsidian Tongue. Mi sento molto legato all'estetica della Hypnotic Dirge e sono felice di poter lavorare con un'etichetta indipendente gestita da individui così affidabili e appassionati.


L'uscita di questo secondo lavoro è stata una coproduzione che vede scendere in campo, oltre alla Hypnotic Dirge, la tua etichetta, la Dissociation Records. Puoi fornirmi notizie maggiormente approfondite in merito all'operato che stai svolgendo con questa nuova realtà?

La Dissociation Records non è un'etichetta discografica vera e propria, è più che altro un "ombrello" sotto cui si trovano le mie proposte musicali. Non rilascerà nessun altro lavoro. Quando vedete il nome Dissociation Records significa semplicemente che il disco è stato finanziato e distribuito da me personalmente. Io e la Hypnotic Dirge abbiamo diviso i costi di produzione e le spese di registrazione e della grafica, mentre la Hypnotic Dirge si è occupata della promozione e della distribuzione digitale. È stata una grande collaborazione.


Avete avuto la possibilità di presentare i nuovi pezzi in sede live? Ritieni sia sempre fondamentale essere presenti in quell'ambito o, come alcuni sostengono, la musica può tranquillamente rimanere un qualcosa di personale e non per forza ripetibile mille volte davanti a gente sconosciuta?

Sì, siamo appena tornati a casa la scorsa settimana da un mese di tour eseguendo brani dal nuovo disco ogni sera. Alcuni musicisti funzionano in modo diverso, ma per noi è davvero essenziale essere attivi dal vivo. Puoi scrivere, fare pratica di una canzone centinaia di volte e sperimentare la tua catarsi personale attraverso quel processo, ma per dare davvero la vita alle tue canzoni e nutrirle come creature viventi (le nostre canzoni sono corvi, dal nostro punto di vista), devi portarle all'aria aperta e concedere loro la possibilità di colpire i sensi di altre persone. Se un brano è stato molto commovente per te quando lo hai scritto, significa che può essere profondamente commovente anche per altri. Lo devi a te stesso e alla tua creazione, devi esporla a un pubblico, nella speranza che si possa condividere insieme un momento di gioia per il potere della musica.


È difficile riuscire a gestire la tua partecipazione negli Obsidian Tongue, nei Blood Of The Gods e nei Thrawsunblat senza che una band rubi risorse all'altra? E che novità ci sono per quanto riguarda la seconda e la terza formazione?

Non è stato affatto difficile finora. Ci organizziamo a seconda degli orari di tutti e, nel caso dei Thrawsunblat, ho dovuto provare e registrare le linee di basso nel corso di pochi mesi l'anno scorso; questo è avvenuto dopo l'uscita dell'album degli Obsidian Tongue e non ci abbiamo impiegato molto tempo. Per quanto riguarda quelle band: dei Blood Of The Gods uscirà presto un nuovo EP e con i Thrawsunblat abbiamo appena pubblicato su Bandcamp un EP acustico chiamato "Vast Arboreal Sky". Non sono sicuro se il prossimo progetto dei Thrawsunblat prenderà forma, ma conoscendo il ritmo creativo di Joel sono sicuro che avrà una nuova serie di pezzi da farmi imparare abbastanza presto!


Se non erro hai conosciuto David Gold dei Wood Of Ypres, uno di quei personaggi che stava ritagliandosi uno spazio importante nella scena metal. Che ricordo hai di quest'artista prematuramente scomparso?

Sì, ho conosciuto David nel marzo del 2011, quando i Woods Of Ypres hanno suonato nel Massachusetts. Gli Obsidian Tongue hanno aperto per loro e ho fatto conoscenze con David e Joel al concerto, perché io ero già un loro fan. Ci siamo tenuti in contatto su Internet, dopo il concerto, e nell'autunno del 2011 ho saputo che erano alla ricerca di un nuovo bassista per i prossimi tour. Ho chiesto informazioni al riguardo, ho fatto ascoltare loro alcuni precedenti lavori miei e dopo un po' mi hanno assoldato per il tour. Purtroppo David è mancato circa tre settimane prima del nostro incontro per le prove. È stato comunque un onore, ma purtroppo non ho molti ricordi di David, perché non siamo riusciti a passare insieme tutto il tempo che avremmo dovuto.


In questo periodo storico sembra che gli Stati, in un modo o nell'altro, cerchino di bloccare o monetizzare l'arte attuando una serie di imposizioni ridicole. L'ultima notizia arriva dal Canada che ha deciso d'inserire una sovrattassa di duecentosettantacinque dollari a componente di una band per coloro che arrivano da oltre confine e questo grava sia sulle formazioni underground, che di certo non si possono permettere un esborso sempre maggiore a fronte di guadagni quasi azzerati, che sul costo dei biglietti dei concerti, dato che le realtà di richiamo aumenteranno a loro volta i cachet per non perdere nulla. Non c'è possibilità di mediare scelte politiche, economiche e cultura?

Ho sentito parlare di questo nuovo disegno di legge del Canada molto di recente e ne sono abbastanza sconcertato. Come possono pensare che la maggior parte dei musicisti che viaggia possa davvero permettersi questi costi? Pensano che si salga sul tourbus con decine di migliaia di dollari in una scatola sotto il sedile? Non lo so. Non riesco ancora a crederci onestamente, è una cosa troppo stupida. Dovrò informarmi di più su questo problema prima di poter dire altro.


Quali sono i tuoi ascolti più frequenti? E se dovessi scegliere un disco, un libro e un film da divorare in unica sola giornata su quali punteresti e perché?

Disco: "Lateralus" dei Tool. Questo album è stato la mia formazione come musicista. Lo comprai quando avevo tredici anni e da allora la missione della mia vita è stata quella di creare musica che mi faccia sentire come mi ha fatto sentire quell'album. Libro: "The Complete Works Of Edgar Allan Poe". Ho ricevuto questa raccolta di tutta l'opera di Poe quando avevo circa undici anni ed egli rimane il mio autore preferito. Non c'è spiegazione per l'influenza che la sua scrittura ha su di me. Film: ho paura di non aver ancora approfondito il mondo del grande cinema tanto quanto avrei dovuto. Se dovessi scegliere dei film tra quelli che ho visto, direi "Forrest Gump", "What Dreams May Come" o "Legends Of The Fall". Sì, sono un sentimentale.


Com'è il tuo rapporto con la natura? Ti capita di abbandonare la città per trascorrere dei giorni al suo interno alla ricerca di un po' di tranquillità?

Non ho mai vissuto in città e non ho intenzione di viverci, voglio stare il più possibile vicino alla natura. Il mio rapporto con la natura è in costante crescita, ma rimane lo stesso, nel senso che i desideri, le idee e le persone vanno e vengono, ma il silenzio di un bosco porta sempre in superficie il tuo io più profondo. Dove vivo io, il rapporto con l'oceano e i laghi è una delle connessioni più forti con la natura. Guardo l'oceano fino a quando la mia vista inizia a mettere a fuoco e la mia mente rallenta sino a che non c'è nulla di vero tranne il movimento dell'acqua, il suono dell'acqua e la realizzazione del mio spirito.


Quali saranno le prossime mosse discografiche che gli Obsidian Tongue metteranno in atto?

Sto lavorando su una composizione eccezionalmente lunga per uno split a quattro che sto realizzando con altre tre band del New England. Stiamo ancora cercando l'etichetta giusta con cui rilasciarlo, ma siamo tutti molto entusiasti di questa impresa. Dopodiché gli Obsidian Tongue faranno uscire un EP che si basa sulla concettualizzazione nascosta di "A Nest of Ravens In The Throat Of Time".


Con questa siamo arrivati in fondo all'intervista, non ti rimane che inviare un messaggio o un saluto a quanti ci seguono e quindi ti giro un'ultima volta la parola.

Grazie per avermi invitato a chiacchierare con voi, è lusinghiero sapere che qualcuno si preoccupa di sapere ciò che ho da dire! Per tutti voi: continuare ad ascoltare musica, siate creativi e affrontate le vostre paure.

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