lunedì 10 giugno 2013

REGARDE LES HOMMES TOMBER - Regarde Les Hommes Tomber


Informazioni
Gruppo: Regarde Les Hommes Tomber
Titolo: Regarde Les Hommes Tomber
Anno: 2013
Provenienza: Francia
Etichetta: Les Acteurs De L'Ombre Productions
Contatti: facebook.com/rlhtband
Autore: Mourning

Tracklist
1. Prelude
2. Wanderer Of Eternity
3. Ov Flames, Flesh And Sins
4. Sweet Thoughts And Visions
5. Regarde Les Hommes Tomber
6. A Thousand Years Of Servitude
7. The Fall

DURATA: 39:00

La Francia continua a gettare nella mischia band nuove di pacca e dalle indubbie qualità, e la Les Acteurs De L'Ombre Productions è di sicuro fra le etichette che meglio si sta muovendo in ambito estremo, soprattutto se non si è alla ricerca di prove dal sound univocamente "classico". Fra le ultime formazioni entrate a far parte del loro roster vi è anche il quartetto proveniente da Nantes che s'identifica col nome di Regarde Les Homme Tomber, del quale hanno rilasciato il debutto omonimo.

Il gruppo è composto da J.J.S e A.M alle sei corde, A.B al basso e R.R. dietro le pelli e U.W. al microfono. I ragazzi s'infilano senza mezzi termini in quella folta selva di compagini che imbastardiscono la propria natura dando vita a ibridi estremi che attingono dal panorama sludge / doom / core e da quello black, infatti nella loro prova è possibile riconoscere tratti riconducibili a colleghi quali Cowards, Celeste, Deathspell Omega (per rimanere in territorio transalpino), ma anche qualcosa dei tedeschi Secrets Of The Moon.

Se è musica gelida e nordica che andate cercando, allora siete finiti proprio fuori zona: le atmosfere e il modo di affrontare e di convivere con la parte emotiva incattivita e rabbiosa nei confronti della figura demiurgica vengono sviscerati attraverso lame taglienti e mattonate grevi, dissonanze che s'incollano alle pareti del cervello e ampie fughe ambientali, facendo sì che l'ira diventi furia nelle sezioni in cui la voce vomita le proprie sentenze e le fugaci accelerazioni alterino lo sprofondare cadenzato, permettendo a una razione aggiuntiva di astio di filtrare nell'etere. Il disco è una mazzata divisa in sette capitoli, nel quale la visione cromatica scura non concede spazio a spiragli o bagliori che possano indicare la presenza di "speranza", è un avanzata motivata e tormentata che induce alla ribellione, alla volontà di trovare la propria strada superando i voleri dogmatici di figure "imposte" storicamente a interpretare l'odioso ruolo di "via" prima da seguire, figure che vengono combattute e detronizzate:

The land of God is the place
Where we belong
We're not afraid
Of the hands of Lord anymore...
For He is the weak
His monstrous reign
Must take end now
We must bring him
Down to the earth
Where He belongs
For Salvation
For He is guilty
For we are men
For He is the weak
.

Il cadere — da tanti temuto — è figlio della libertà e del libero arbitrio e i Regarde Les Homme non hanno fatto altro che rompere le catene, dando un senso al detto "meglio essere Re all'inferno che servi in Paradiso".

Le canzoni acquisiscono ulteriore bellezza soprattutto nei frangenti in cui assumono ritmicamente una forma tribale-rituale, aspetto che potrete riscontrare ad esempio in "Sweet Thoughs And Visions" e nella conclusiva "The Fall" (pezzo dal quale ho estratto lo stralcio di testo riportato poco più su), o un'ampia esposizione atmosferica, caratteristica che fortunatamente è ricollegabile a più episodi.

Certamente sia la tematica che le emozioni incanalate in "Regarde Les Homme Tomber" sono state già tirate in ballo miliardi di volte, la copertina curata da Førtifem è una vera e propria opera d'arte, pur se "palesemente" ispirata allo stile di Gustave Dorè, tuttavia questi non sono fattori che attirano a sè pensieri negativi in quanto il concept, la raffigurazione che gli è stata fornita e l'andamento evolutivo della musica si alimentano e coesistono in maniera decisamente interessante.

I Regarde Les Homme Tomber sono pronti a sgomitare e dibattersi per farsi strada fra i grandi, la band ha esordito positivamente e coloro che amano questo tipo d'uscite dovrebbero quantomeno concedere all'album un po' del proprio tempo per approfondirne la conoscenza, quindi teneteli d'occhio e perché no, comprate il loro disco.

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