lunedì 3 dicembre 2012

CRIPTUM


Informazioni
Autore: Akh.

Formazione
Midgard - Batteria, Seconda Voce, Effetti
Derr Heilige - Voce, Chitarra


Oggi Aristocrazia è in compagnia di Derr Heilige per conoscere il mondo dei Criptum.

Salve D.H., potresti spiegare cosa si muove dietro al vostro monicker e come siete nati?

Derr Heilige: Ciao, il gruppo nasce nel 2006 a Perugia da un'idea di Midgard e Xyx (batterista ed ex bassista), l'idea era di mettere su un gruppo black metal primitivo e minimale con testi colmi d'odio e disprezzo. Il nome è stato scelto da Midgard e credo stia a significare qualcosa di nascosto, criptico e personale [ride].


So che ti sei entrato nel gruppo in seguito, cosa ti ha spinto a far parte della band, che tipo si sensazioni ha permesso la tua integrazione?

Sì, nel 2007 sono venuto a conoscenza di questo progetto tramite Zalbesiael (il vecchio chitarrista) e Xyx ed ho insistito per poter assistere ad una prova. Fin dal primo momento si sono create una sintonia e una amicizia che s'è poi consolidata negli anni, così sono entrato in pianta stabile nella band. Ai tempi avevo un mio progetto dal nome Mete Infallibili basato su sonorità molto diverse da quelle dei Criptum, questo ha fatto sì che le due cose si fondessero col mio ingresso nella band e piano piano la personalità dei Criptum come la si conosce ora è nata.


Beh.. conosciamo bene i Mete Infallibili, ho avuto modo di poterli trattare, se infatti ci può essere un punto in comune fra le due realtà affermerei di ritrovarla nella tua tipica impronta vocale. Trovi difficile interpretare due gruppi? Quali sono le tue ispirazioni vocali o chi ha la tua stima all'interno della scena musicale?

Sì e alcuni riff presenti nel disco "Monolite" erano originalmente stati creati per M.I. Ora come ora la personalità di Criptum è fin troppo imponente e non riesco a dividere me stesso... Trovo molto difficile dare spazio ad altri progetti, anche se provo in determinati momenti a cambiare aria e creare qualcosa di totalmente differente da Criptum. La voce la imposto a seconda della musica, se è potente e vittoriosa serve una voce altrettanto potente, se la musica è lenta, morbosa e oscura allora la voce sarà molto diversa. In ambito B.M. posso dirti che le voci di Nocturno Culto e di Apollyon mi hanno sempre affascinato. La voce può anche variare molto in base ai periodi, agli stati d'animo e al luogo dove viene registrata.


In effetti se c'è un retaggio nel vostro suono, potrei indicare una certa reminiscenza norvegese, ma saputa poi destare e rielaborare in una chiave assolutamente italica. Cosa mi puoi dire in proposito?

Credo sia esatto, ho sempre amato la scena Norvegese, soprattutto i gruppi più folkeggianti, nel corso degli anni ho cercato però di creare musica che rappresentasse e rispecchiasse il luogo dove vivo. Mi succede da sempre, addirittura da quando ero bambino. Succedeva che cercavo di donare una colonna sonora ai luoghi ma tutto rimaneva nella mia testa. Mi ha sempre affascinato quest'idea. La musica che facciamo è quindi interamente ispirata dalla nostra regione, l'Umbria, ed al centro Italia. Non potrebbe essere altrimenti... È musica genuina, rurale e animalesca.


Quindi il vostro recente esordio "Monolite" ha le radici nel vostro territorio?

Assolutamente. Musica e testi sono il frutto di menti che vivono l'Umbria... Gioie e guai, visioni romantiche e visioni violente, paesaggi e disagi. È un po' come se un vecchio gruppo folk di contadini ubriachi e malinconici a tratti si mettesse a suonare black metal.


[risata] Fantastica descrizione! Ciò si percepisce nel vostro modo di suonare. Infatti sotto una coltre di ispida violenza dai connotati orgogliosi e ruvidi, spaccati disagiati e squarci melanconici, come accade in certe vostre introduzioni, a mio avviso si evince una sensibilità rupestre che potrebbe svilupparsi in maniera più approfondita e che potrebbe divenire un'altra arma personalizzante del vostro suono. Che ne dici in proposito?

Tutto questo si vedrà ancora di più nel prossimo disco.


A che punto siete?

Il prossimo disco sarà ancora più improntato a questo riguardo. Abbiamo undici o dodici pezzi pronti, dobbiamo solo iniziare a registrarli, stiamo prendendo tutto con molta calma, ma presto inizieremo. È questione di giorni.


Ottimo! Senti ho una curiosità da chiederti: cosa volevate simboleggiare con il video di "Il Destino Di Dio"? Io trovo in messaggio indubbiamente criptico, ma avvincente (www.youtube.com/watch?v=pYyDPyHl5zU).

Nulla di criptico in realtà, anche se capisco che così potrebbe apparire. È una parte della nostra realtà, è una serie di immagini quasi deliranti viste direttamente dai nostri occhi, è come trovare una cassa piena di foto della vita di uno sconosciuto che vive lontano. Ecco, questa cassa ci viene brutalmente scaraventata in viso, abbiamo un attimo di stordimento e tutte queste foto ci cadono addosso. Un delirio visivo che va dritto al punto, pur essendo avvolto dal caos. Forse per gli Umbri che vivono come noi quel video risulterà di facile comprensione... O forse no. Non saprei.


Certo che quel vaso nero mi ha messo proprio curiosità, che valore istintivo vi ha donato? Lo avete perfino inserito nella copertina...

Quel vaso è un simbolo con molteplici significati per il nostro percorso, io interpreto la sua distruzione all'inizio del video come un esorcismo o come la fine di un'era buia e tempestosa. Era forse l'urna che racchiudeva i primi anni del gruppo e che ora viene distrutta per simboleggiare la fine di un ciclo e l'inizio di un altro. Però è anche un elemento che stacca dal "concept" del disco, non saprei dirti di più. Non è una cosa usuale per noi, in quanto non siamo un gruppo che si attacca troppo a simboli o filosofeggi, preferiamo dire le cose dirette e istintivamente, pur mantenendo un alone di silenzio e mistero, un po' come degli esseri selvaggi. Questo viene fuori direttamente dai nostri caratteri.


Mi pare una risposta sufficientemente esaustiva. Quindi vi sentite molto silvestri come tipi, o è una chiave risolutiva al disprezzo sociale che provate (nei testi mi pare si rimarchi questo fattore)?

Sì, io da sempre preferisco starmene da solo o con i pochi ma buoni nel selvaggio, piuttosto che in mezzo al caos delle città e di tutto lo schifo che si accumula quando si si raduna troppa gente. Non che io sia totalmente asociale, anzi, è solo che preferisco di gran lunga bere una cassa di birra con gli amici tra i boschi, anche nei punti scomodi da raggiungere, allo stare in un posto affollato; solitamente il 98% delle persone non lo reputo all'altezza o non mi incuriosisce proprio. Ho una cerchia di amici e persone che continuano ogni volta a sorprendermi però. In più sin da piccolissimo, addirittura quando ero ancora in grembo a mia madre, sono stato portato sulle Alpi, cosa che poi è diventata una vera e propria passione. Solitamente proprio per trovare l'ispirazione vado a fare camminate sia di giorno che in notturna. È una cosa che mi esalta come una droga. Molti riff dei Criptum o di altri miei progetti nascono da questi momenti. Anche la città però dona alcuni spunti "artistici", pur se quasi sempre negativi nel mio caso.


Cosa ti continua a far credere in Criptum? E cosa significa per te questa band?

In primis la necessità che avrò sempre di sfogare la miriade di idee che ogni giorno mi si presentano in testa, non potrei mai stare fermo troppo a lungo, credo di poter parlare anche per Midgard. Poi anche la passione che ho per il black metal oramai da molto tempo. E l'amicizia.


Paradossalmente quindi il Black Metal dei Criptum affonda in esigue ma solide basi positive, il nichilismo è una conseguenza di quanto esposto prima?

Non mi definirei un nichilista, anzi. Bensì un'anima in pena che arranca, devasta e disprezza tutto ciò che c'è di marcio attorno a lui. E mentre crepa per fare questo scala un'altissima montagna. Ogni giorno è una fottuta sfida! L'oscurità io la trovo solo nella Notte. Il guaio vero viene dall'essere umano che non conosce a fondo se stesso e quindi agisce male creando disordini. Ecco, in tutto quello che il mondo oggi ti sputa in faccia e ti fa passare come buono e sano io non mi ci rivedo, quindi sono fiero di ammettere che per la società gente come me è il male e che risponderò con il male alla società. Tutto questo si rispecchia nella nostra musica, filtrando due personalità abbastanza differenti ma comunque simili.


Capisco. Quindi nella vita di tutti i giorni come vi muovete e che altri progetti o affinità avete oltre Criptum?

Conduciamo una vita normale e abbastanza ordinaria se si tolgono le passioni musicali, forse il guaio è solo nella nostra testa o forse siamo degli "artistoidi" illusi e fautori del fallimento di noi stessi, non lo so. Negli anni mi sono evoluto molto ed ogni disastro alla fine è stato un'esperienza costruttiva, ma ho anche perso molta energia... Oltre a Criptum Midgard suona in altre due band, ti citerò i Maerormid perché sono una band che personalmente ammiro molto, ne parliamo spesso e c'è una fitta rete di pensiero dietro a ogni loro singola mossa. Io ora mi sto concentrando sui nuovi brani dei Criptum e sto organizzando alcune cose basilari della mia vita.


Visto che hai incominciato, chi consiglieresti di ascoltare delle tue parti ai nostri lettori e per quale motivo?

Non ci sono molte band purtroppo, comunque ti consiglio i Maerormid; Firbholg perché sono degli amici e fanno ottima musica, ora sto aspettando il nuovo album; Holongaar, anche se ancora non hanno rilasciato nulla, solo qualche canzone su Youtube ma molto valida; e infine A Monumental Black Statue, band nella quale ho militato e ora sta uscendo il secondo album. Ci sono inoltre alcuni gruppi appena nati ma non hanno ancora rilasciato nulla quindi non li segnalo.


OK! Preso nota... Prima di lasciarti andare, dacci un parere libero e senza peli sulla lingua: secondo te davvero la "scena italica" deve soffrire di complessi di esterofilia? A mio avviso negli ultimi anni sono usciti molti lavori interessanti e gruppi con una motivazione sorprendente, come stanno le cose?

Io la vedo come te, negli ultimi anni ci sono state ottime uscite e una sorta di "stile Italiano" si è venuto a creare, è ancora prestissimo per cantar vittoria e ci vogliono più gruppi motivati e sfrontati ma si potrebbe arrivare a qualcosa. Personalmente penso che la cosa dell'esterofilia non cesserà mai di esistere, si estende in ogni ambito e genere musicale, per l'Italiano medio è sempre migliore chi viene da fuori. Solo perché viene da fuori. Io non sono neanche capace di provare a pensare una cosa simile, mi spiace per il gregge di pecorelle a testa bassa, ma non sono uno di voi. Quello che consiglio ai gruppi Italiani è di non darsi limiti, ascoltare molta musica, molti generi differenti e osare! Non abbiamo un cazzo da invidiare alla scena estera, anzi potrebbe solo essere ingrandita la voragine che poi ci inghiottirà grazie alle invidie da pecorella.


Sicuramente non ti nascondi dietro un dito e questo lo percepiamo chiaramente grazie ai vostri pezzi arrembanti e sfrontati. A chi consiglieresti dunque di ascoltare "Monolite"? Infine saluta i lettori come preferisci, a te la chiusura.

A gente arrogante, fiera, intelligente, sobria e di classe nella sua ubriachezza molesta e con un cinico senso dell'umorismo. Grazie a te e ad Aristocrazia per lo spazio dedicatoci. Alla prossima!
Expecto Solem, cur sine Sole sileo!

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