lunedì 22 ottobre 2012

SECRETS OF THE MOON + BETHLEHEM + DORDEDUH (06/10/2012 @ Alte Kaserne, Zurigo)


Informazioni
Gruppi: Dordeduh, Bethlehem, Secrets Of The Moon
Data: 06/10/2012
Luogo: Alte Kaserne, Zurigo (Svizzera)
Autore: ticino1

È un bel sabato, caldo, quasi estivo, uno di quelli che ti spinge a uscire, piuttosto che chiuderti in un locale per un concerto. La scaletta, molto varia, non ammette discussioni ed è un argomento più che valido per saltare nel treno diretto a Zurigo per una serata che promette miracoli. In redazione ho sentito pareri controversi riguardo i rumeni Dordeduh, gruppo che, come apprenderò in sala, ruota attorno a un membro dei Negura Bunget. Ho rinunciato di proposito all'ascolto del loro disco per potermi poi tuffare a freddo nell'atmosfera live.

Arrivato sul posto, la prima domanda che pongo a una ragazza incolonnata davanti all'entrata è "Dimmi solo che aspettano tutti davanti alla cassa...". La risposta è netta: "Sì, cazzo d'organizzazione... l'ultima volta andava meglio". Ok, m'incolonno pure io, non prima d'avere barato su qualche posizione e tengo pronto il mio biglietto per la simpatica signorina che mi ornerà il braccio col timbro d'accesso. Per celebrare i prezzi esosi della birra pagati l'ultima volta che visitai il locale, più di 7 Euro per una bottiglietta da tre decilitri, approfitto delle qualità della mia borsa foto e del mio gilè di pelle per contrabbandare una bottiglietta di Coca-Cola condita con Whisky (o viceversa...). Un conoscente, parlando di bevande e prezzi, mi dice con soddisfazione che questa volta offrono delle lattine da mezzo litro a poco più di 4 Euro cadauna... pare che il comitato d'organizzazione sia riuscito a convincere la direzione del locale a migliorare le condizioni di vendita.


Il palco è pronto per i Dordeduh; asse da percussione, strumenti a fiato esotici... la curiosità aumenta. Il ritardo che si accumula e le continue discussioni fra i tecnici del suono sono sospette e preoccupanti. Con una proroga di quasi mezz'ora, i rumeni iniziano a suonare e mi sorprendono subito con un'atmosfera densa e indiscutibile talento strumentale. La bionda polistrumentista, bisogna dirlo, non è solo capace ma anche molto piacevole all'occhio. Il tempo a disposizione è poco, se paragonato alla durata superiore all'ora del disco uscito quest'anno, ma l'esecuzione non lascia rimpiangere nulla; i musicisti mostrano di sapere il fatto loro e di padroneggiare tutti gli strumenti. A volte mi pare addirittura di assistere a un concerto jazz, tanto è evidente di trovarsi dinanzi a persone che hanno studiato la materia. Il tecnico di scena è tanto fissato sulle sue scariche di fumo sul palco che gli si chiede cortesemente di lasciare stare, altrimenti "non vediamo più nulla qui". Il gruppo convince in pieno, così che non esito ad accaparrarmi il CD.


Molti presenti sono venuti proprio per loro, i Bethlehem. Nella formazione troviamo ancora solo Jürgen Bartsch, bassista, a rappresentare l'ultimo bastione dei membri originali. I tedeschi suonano oggi l'ultima data della tournée e lodano la scelta del trio che la compone. La presenza in scena è sobria, tanto quanto la musica presentata. Nessun senso di positività o di gioia, Bethlehem è sinonimo di oscurità, disperazione perversa. La prima cosa che penso è "Altro che Suicidal Black Metal...". La scaletta presentata offre una buona scelta di pezzi che onorano, ricevendo urla d'approvazione dal pubblico, anche le prime mitiche registrazioni. Alcuni problemi tecnici, come la chitarra che per qualche momento perde la sua voce, non disturbano gli esperti musicisti che continuano imperterriti sul loro cammino. Rogier Droog, monolito del metallo nero in generale, presta con la sua presenza carismatica il tocco plateale necessario per rappresentare un tale gruppo. Bella prestazione.


Le stelle della serata sembrano essere i sassoni Secrets Of The Moon che celebrano con questa serie di concerti il loro quinto album. La platea ha subito un lifting e si mostra ringiovanita di qualche anno. Sì, i tedeschi paiono entrare nel quadro ideale per il metallaro moderno "under 25". Alcuni conoscono addirittura i testi e li cantano con i loro eroi. "Lucifer Speaks" è solo uno dei pezzi che provoca gioia generale fra i presenti. L'esile ragazza al basso non è solo carina ma sa definitivamente il fatto suo e pare non avere problemi a presentarsi con una formazione altrimenti puramente mascolina. Il concerto è, per i miei gusti, ottimo ma troppo professionale in senso negativo. Mi manca un poco l'unicità che dica "siamo i Secrets Of The Moon, siamo i soli e veri". Non posso godermi la rappresentazione fino all'ultima canzone, comunque sono soddisfatto; è stata una bella serata con buone formazioni che si sono spaccate il culo per noi.

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