lunedì 22 ottobre 2012

AVVEN


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
Galvin - Chitarra
Anam - Voce, Chitarra
Ierlath - Basso
Aillan - Batteria, Percussioni
Morrigan - Violino
Anej I. - Flauto
Peter Dimnik - Tastiere


Sono sloveni, giovani e hanno voglia di divertire e animare le nostre giornate con la loro musica. Parlo degli Avven, realtà del panorama folk della quale abbiamo parlato relativamente all'ultimo lavoro intitolato "Kastalija" (la recensione è inserita nel listone), vediamo di conoscerli meglio.

Benvenuti su Aristocrazia Webzine, come state? L'estate calda e perfetta per i live è iniziata anche per voi? Siete già in giro?

Anam: Ciao! Stiamo benissimo! Siamo lieti di avere la possibilità di parlare di noi su Aristocrazia Webzine. Abbiamo fatto un tour europeo circa tre mesi fa. Durante l'estate suoneremo in alcuni festival in Slovenia ma, come tu hai detto, i festival estivi semplicemente spaccano, ci piace suonare lì.


Raccontiamo ai nostri lettori chi sono gli Avven, come sono nati e quali sono gli avvenimenti fondamentali della vostra storia come band?

Gasper: Gli Avven sono nati ufficialmente nel 2004. Il gruppo era formato da Anam (cantante, chitarrista), Ierlath (bassista) e me. È stato il primo progetto musicale per tutti noi, dopodiché anche altri membri si sono uniti alla ciurma. Un altro fatto interessante è che, fin dall'inizio, la band si è concentrata soltanto sulla creazione di musica propria, così nel 2006 abbiamo pubblicato il nostro album di debutto "Panta Rhei", che ci ha fatto conoscere nel nostro panorama nazionale. Abbiamo suonato concerti e avorato molto sul disco successivo e, infine, ad aprile 2011 il nostro secondo album, "Kastalija", è uscito. "Kastalija" ha apportato alcune modifiche importanti nel panorama musicale sloveno. Abbiamo anche avuto qualche cambio di line-up nel corso degli anni ma posso dire che la formazione attuale è veramente stabile.


Una cosa che mi son sempre chiesto è come si faccia a far convivere molte teste all'interno di una band, è già complicato quando si ha a che fare con formazioni "tipo" di tre o quattro elementi. Voi siete in sette, come gestite le situazioni che ruotano intorno a ciò che sono gli Avven e a ciò che è la vita di ogni giorno? Non è intricato?

Anam: Organizzare il nostro programma di prove a volte è complicato, sì, ma in realtà negli ultimi anni tutti abbiamo compreso che gli Avven sono una priorità, oltre alle cose che non possono aspettare (i nostri posti di lavoro e le famiglie). Non trovo quindi la situazione così difficile. Recentemente abbiamo iniziato a preparare il materiale per il nostro prossimo album e stiamo lavorando su base quasi quotidiana. Questo ci infonde tanta energia. E anche scrivere nuove canzoni è molto semplice, dal momento che a tutti noi piace mischiare cose diverse in un unico pezzo.


Il vostro secondo disco "Kastalija" era già pronto nel 2009, giusto? Cosa ha portato a una pubblicazione ritardata di ben due anni? E perché farlo anticipare da ben tre singoli?

Gasper: Il mastering è stato effettivamente completato nel 2010. La produzione audio è stata molto prima ma il problema era sempre la parte finanziaria e volevamo anche un qualche tipo di label che ci aiutasse con la promozione. Dal momento che questo non è stato possibile in Slovenia e che il disco è stato registrato completamente in lingua slovena, alla fine l'abbiamo autoprodotto. Abbiamo anche voluto rilasciare tre singoli prima dell'uscita ufficiale del nuovo album per la stessa ragione. Abbiamo dovuto lavorare da soli alla promozione dell'album e l'unico modo possibile per noi era di utilizzare i singoli.


Il platter passa da influenze più rock ad altre più classiche del metal sinfonico sino a quelle che riportano alla scena folk-metal, la quale sembra acquisire fan giorno dopo giorno. Quali band ritenete i vostri punti di riferimento come visione del vostro sound e quali sono gli ascolti che avrebbero potuto influire sulla stesura dei pezzi?

Anam: Come ho detto, a tutti noi piacciono diversi stili di musica e per questo si possono trovare molte influenze diverse. Penso che le band principali siano Metallica, System Of A Down, Nightwish, In Extremo e Pendulum. Alcuni dei membri della band ascoltano anche un sacco di musica folk di diverse culture. Recentemente abbiamo profuso tutto il nostro impegno nella realizzazione di un nuovo suono moderno per il nostro prossimo album che sarà, credo, sorprendente per tutti i nostri fan. Ci saranno ancora gli stessi aspetti melodici ma saranno diverse le modalità di produzione e inoltre si distaccherà molto dal precedente "Kastalija". Ci piace sorprendere noi stessi e il nostro pubblico, offrendo qualcosa di fresco.


Non posso negare di esser un fruitore occasionale del genere, non un patito e devo dire che molte volte metto su album come il vostro per allontanarmi dal settore estremo e rilassarmi, mi regalano un sorriso e allentano la pressione, con brani quali "Zmaj" e "Ibo" ad esempio mi son veramente divertito. Quale è il modo in cui componete? E quali sono le caratteristiche fondamentali per rendere "vero" un pezzo di questo stile? Ho percepito, anche a detta di molti amici più esperti di me come ascolti di questo tipo, un appiattimento e una sorta di derivazione estrema nell'interpretazione di molti nuovi gruppi, come si rimane personali e genuini?

Gasper: Questa è questione complessa e richiede una risposta molto semplice [ride]. Beh, penso che basti scrivere canzoni che sgorgano direttamente dal cuore. Se si forza questo processo, non succede nulla di buono. Voglio dire, è necessario spingere nel senso della disciplina, continuare a lavorare costantemente ma non bisogna forzare il songwriting. Ogni canzone ha bisogno del suo tempo. Per quanto riguarda il nostro processo di composizione, di solito uno dei membri porta un'idea in sala prove e gli altri membri cercano di completare il suo lavoro. Siamo in grado di sentire se la parte musicale costruita è buona ma non la metteremo nella canzone perché, per noi, deve essere grande, non soltanto buona.


Da cosa traggono spunto i vostri testi e perché avete invertito la rotta in "Tornach" presentando come chiusura una canzone dal testo in inglese con la prima parte, se non erro, in gaelico?

Anam: I testi sono ispirati dal mondo della fantasia. Pura fantasia. Alcuni dicono che siano basati sulla mitologia ma, in realtà, non è così. In alcuni casi la mitologia è solo la fonte che alimenta la fantasia. Mi piace anche sperimentare con i testi ed è per questo che ne ho inseriti alcuni basati sulla lingua gaelica. Ripeto però, è fantasia, non si trova nei libri, accendete la vostra immaginazione!


In quasi tutti i pezzi dell'album vi è la partecipazione di uno o più guest, come sono nate tali collaborazioni? E come riuscite poi in sede live a coinvolgere gli artisti che hanno supportato il vostro operato in studio?

Gasper: Quando stavamo componendo i pezzi per "Kastalija" sapevamo che per alcune parti avremmo avuto bisogno di alcuni extra, di strumenti specifici. La maggior parte dei musicisti ospiti su "Kastalija" sono in realtà nostri amici. Ci è piaciuto molto lavorare con loro, dal momento che sono tutti anche grandi musicisti. Parlando di performance live, per alcuni concerti speciali potremmo anche suonare con alcuni ospiti ma, a dir la verità, non riteniamo necessario avere live lo stesso suono dell'album. Ci sono altre cose più importanti ai concerti.


Questa tipologia di musica è fatta per essere vissuta appieno "on stage", quanto e come vi siete mossi in questi anni? Qual è stato il miglior concerto e il peggiore al quale avete preso parte?

Anam: Adoriamo suonare live. Abbiamo suonato circa centocinquanta concerti dall'uscita del nostro primo album. Non è tanto ma fino al 2012 abbiamo praticamente suonato solo in Slovenia, un paese piccolo. La migliore esperienza live per me è stata sicuramente a Lubiana in Congress Square. Abbiamo suonato di fronte a diecimila persone, un grande successo. Non riesco a ricordare il peggior concerto. Anche se suoniamo davanti a cinquanta persone, non significa che il concerto sia andato male. Una volta abbiamo suonato un live e il tendone della location era vuoto. Non scherzo, vuoto [ride] ma ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e, alla fine, le poche persone che erano presenti urlavano così tanto che abbiamo dovuto suonare un altro pezzo [ride di nuovo]. Una grande esperienza.


Slovenia = Metalcamp: se non erro sarete presenti nel bill di quello che è divenuto un festival prestigioso e molto frequentato. Sono davvero questi i posti nei quali giocarsi il tutto per tutto? Parlo in questi termini perchè sembra esserci un calo frequente di presenze in altri tipi di eventi o perlomeno in Italia pare proprio essere così.

Galvin: Beh, non suoniamo il tipico folk metal e possiamo suonare anche in molti diversi festival rock in tutta la Slovenia. La nostra musica ha anche avuto qualche passaggio radiofonico nelle radio slovene. E abbiamo un pubblico misto di metallari, amanti del rock e anche di persone che ascoltano pop. Ciò di cui tu parli, però, è un problema per le band metal più estreme, per loro è tutto o niente. Per le band metal slovene la situazione è estremamente difficile, in quanto il pubblico metallaro in Slovenia è piccolo, dopotutto. Firmare per un'etichetta e avere una diffusione internazionale è l'unica opzione.


Quali sono le vostre posizioni su temi quali file-sharing, "pay to play" e "dematerilizzazione" dei dischi, quindi vendita unicamente in mp3? Sono sintomi che riflettono il malessere di una società in un periodo di decadimento culturale e artistico?

Anam: Questi sono tempi difficili per l'industria musicale, dal momento che non si è ancora adattata ai cambiamenti della tecnologia. A causa di Internet la gente ha smesso di acquistare i CD, è vero ma dobbiamo capire che Internet ha anche offerto numerose nuove opzioni. Diversi social network e siti di video aiutano band, anche più piccole, ad autopromuoversi individualmente. Quindi credo che sia diventato molto più facile crescere, svilupparsi e lentamente guadagnarsi un buon numero di sostenitori, dal momento che è possibile raggiungere i fan gratuitamente. Non resta che adattarsi un po' di più e trovare nuovi metodi. Non si può fermare il progresso della tecnologia, questo è un dato di fatto.


Vi viene offerta la possibilità di organizzare un piccolo festival con cinque o sei formazioni a vostra scelta, quali sarebbero le possibili candidate e perché?

Anam: Uhhh, organizzerei un grande festival con Avven e Metallica, System Of A Down, Linkin Park, Nightwish, Pendulum e In Extremo. Perché? Perché queste sono le band che di recente sono diventate le nostre più grandi influenza musicali, considerando produzione e songwriting.


Torniamo a "Kastalija", diamo ai nostri lettori cinque buoni motivi per cui dovrebbero inserirlo nei loro ascolti e possedimenti.

Gasper: "Kastalija" ha: 1) anima, 2) potenza, 3) energia, 4) bellezza, 5) è uno dei migliori album recenti e abbiamo bisogno di dimostrarlo anche a voi! [ride]


I progetti futuri in casa Avven quali sono? C'è già in lavorazione il terzo lavoro?

Gasper: Sì! Attualmente stiamo lavorando al nostro terzo album, il quale uscirà nel 2013. Questo disco sarà sicuramente una sorpresa! Crediamo molto nel nostro nuovo materiale, lavorare insieme negli ultimi mesi è stato davvero emozionante e non vediamo l'ora di presentate le nostre nuove creazioni al pubblico!


E con questa si conclude la nostra intervista, ancora una volta vi passo la parola per un saluto o un messaggio diretto a coloro che seguono il nostro sito.

Anam: Siamo lieti di invitare tutti a visitare il nostro sito ufficiale: www.avven.com. Ci potete anche contattare sulla nostra pagina Facebook: www.facebook.com/avvenband. Continuate a scoprire nuova musica e rimanete sintonizzati sugli Avven!

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