lunedì 24 settembre 2012

BRAIN DEATH - Bloody Death Fields


Informazioni
Gruppo: Brain Death
Titolo: Bloody Death Fields
Anno: 2012
Provenienza: Costa Rica
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: facebook.com/BrainDeathMetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Blood In My Hands
2. Empty Souls
3. Follow My Steps
4. Nautilus
5. Premonition
6. Hate
7. No Sign Of Fear
8. Eliminate
9. Beyond Rationality

DURATA: 42:30

I costaricani Brain Death debuttano con "Bloody Death Fields", nessun passaggio intermedio, demo o ep, si punta direttamente al full e il risultato autoprodotto ha i pregi e i difetti di molte produzioni nate forse prematuramente.
È necessario tenere conto anche dei mezzi a disposizione della band perché, parliamoci chiaro, la nota "dolente", se così la vogliamo definire, è la produzione che da un lato avvalora la genuinità della proposta death/thrash del combo, dall'altro evidenzia una definizione del suono non perfetta e una gestione dei volumi non sempre consona.
Eppure l'album, più per l'accezione thrash che per quella death, offre una prestazione che si lascia ascoltare, le ritmiche non sono serratissime ma abbastanza robuste da permettere una decisa scapocciata, vi sono un paio di brani come "Follow My Steps", "Premonition" ed "Eliminate" che svolgono tale compito con più che una discreta resa, ve ne sono poi altri poco piacevoli nel loro esporsi melodico scontato, è il caso di "No Sign Of Fear", dallo strano stacco atmosferico simil Annihilator degli esordi, e "Beyond Rationality" dal buon groove e nulla più.
Ci vogliono olio di gomito e cura dietro al mixer, "Bloody Death Fields" le basi dimostra di possederle, qualche spunto gradevole lo palesa, la solistica a esempio è più che soddisfacente così come la prova di Arturo Ramìrez dietro al microfono, è ovvio però che il fattore derivazione è una costante, il numero di act da poter chiamare in causa meriterebbe l'infinito, pur se a onor del vero se ci si fermassea questo ostacolo iniziale probabilmente non si ascolterebbe più nulla.
È solo il primo passo compiuto, forse si sarebbe potuto attendere, è anche vero che provare nella vita non può che portare con sé lezioni da tenere in considerazione per il futuro e dato che i Brain Death sembrano parecchio attivi in sede live, il suonare e il mettersi in discussione auguriamo siano d'aiuto verso una seconda release che sia maggiormente evoluta e completa nel dettaglio.

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