lunedì 7 maggio 2012

GASOLINE THRILL

Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Insanity

Formazione
Samara Kain - Voce, Chitarra
Martha Lewis - Chitarra
Monica Nix - Basso
Dave Guy - Batteria


Ho oggi il piacere di fare quattro chiacchiere con Samara Kain, frontwoman delle Gasoline Thrill, la band britannica ha rilasciato il debutto "Burn" del quale troverete la recensione girando per il sito, vediamo quindi come si è svolta la situazione e chi sono questi ragazzi.

Ciao Samara e benvenuta su Aristocrazia Webzine, come stai?

Samara: Molto bene, grazie.


È passato un annetto da quando si sono incrociate le strade del nostro sito e della vostra realtà nata come Catfight ed evolutasi nei Gasoline Thrill, perché questa scelta?

Abbiamo notato che un'altra band americana si chiamava Catfight ed era difficile trovarci su Internet perchè se cerchi Catfight troverai tantissimi video di wrestling femminile o di gatti che se le danno, per cui abbiamo deciso di cambiare il nostro nome per fare in modo che la gente ci trovasse più facilmente, un nome che nessuno aveva. Inoltre sentivamo che era tempo di cambiare e di trovare un nome che descrivesse meglio noi e la direzione musicale che abbiamo intrapreso. Gasoline Thrill è più dinamico e pieno di energia.


Da una formazione all-female siete passate a un trio di donne con un uomo, Dave Guy, dietro le pelli. Cos'è successo, si è rotta l'alchimia? Un cambio di direzione?

Esattamente! Dave era entrato solo per registrare le parti di batteria dell'album, poichè stavamo cercando un nuovo batterista e dato che è andata così bene con Dave in studio mentre registravamo l'album, gli abbiamo chiesto se voleva restare. Dave ha portato la giusta energia alle canzoni. Inoltre ci troviamo bene con Dave per cui eccoci qui!


Partiamo dagli albori, com'è nata la band, quali sono state le tappe che ritieni fondamentali per la vostra crescita artistica e presentaci brevemente i componenti.

La band è nata nel 2009 da me. Avevo qualche canzone pronta e ho passato un anno per cercare i componenti giusti. La chitarrista Martha Lewis si è unita a me per prima seguita dalla bassista Monica e infine da Dave Guy. Una volta insieme, è andato tutto velocemente. Abbiamo registrato e pubblicato il nostro EP a dicembre 2010 ed un anno dopo il nostro singolo è stato seguito dall'album "Burn" che è stato reso disponibile digitalmente lo scorso mese e fisicamente il 2 maggio 2012. Crediamo che le nostre canzoni migliorino sempre di più e stiamo maturando come band. Il fatto che tutti partecipano alla fase compositiva da sempre ha arricchito la forza che siamo.


Quello che risulta evidente dopo un paio di ascolti del disco è che il progetto sia una vera e propria continuazione di ciò che avevate fatto in passato. La strada, le scelte musicali e l'impostazione che vi permette di passare dal rock più puro a quello miscelato col grunge e con il punk hanno mantenuto le loro doti caratteristiche. Sono cambiati i vostri gusti musicali nel corso degli anni? Quali sono gli album che ritieni formativi per l'artista che sei?

Non direi che i miei gusti siano cambiati ma piuttosto che apprezzo più artisti o generi crescendo (sia come età che musicalmente). Mi piacerà sempre ciò che mi piaceva da ragazzina, da adolescente e da adulta. Qualsiasi cosa tu abbia amato musicalmente una volta la amerai per sempre ma aggiungerai altre cose col tempo. Ho sempre amato il punk rock fin da piccola, il genere è così ampio, ricco e con così tante band che puoi sempre innovare suonando punk rock se riesci ad incorporare altri generi: grunge, rockabilly o anche metal. Non so che album mi abbiano formato come artista ma posso dire che alcuni album, canzoni o artisti mi hanno fatto venire voglia di prendere la chitarra e di suonarli ogni volta che li sento: Green Day, Social Distortion, The Misfits, The Ramones, The Distillers, Joan Jett And The Blackhearts e Hole.


Tanta adrenalina ma anche alta fruibilità, buoni ritmi e ritornelli catchy, quant'è difficile comporre un buon brano al giorno d'oggi? E come nasce una vostra canzone sia dal punto di vista della musica che sotto quello delle tematiche da trattare?

Non penso che sia difficile creare una buona canzone; è più difficle fare in modo che venga ascoltata tra i milioni di band presenti oggi. Sì, le nostre canzoni sono sulla musica, il groove, i testi, l'energia e le emozioni.


Girando per la rete, ho letto in un'altra intervista che tu e Monica avete due modi d'intendere la vita alquanto differenti, vena pessimista vs ottimista, questo tipo di confronto, anche caratteriale suppongo, vi è d'aiuto nelle fasi di composizione dei brani?

[ride] Sì, Monica aggiunge sempre un lieto fine, una nota positiva nei suoi testi mentre io sono cinica. Neanche Martha è proprio positiva. È bello avere messaggi diversi nei testi!


Quant'è stato faticoso partorire "Burn"? Il lavoro in studio, la registrazione, le varie fasi che si susseguono, suppongo con continui
aggiustamenti del caso, com'è entrare in uno studio e vedere il frutto della propria fatica che prende forma?

Non è stato difficile, è stato solo un lavoro duro e stancante perchè dovevamo anche lavorare purtroppo, per cui lavoravamo tutto il giorno e passavamo le sere e i fine settimana in studio, è molto più stancante e lungo che farlo in un mese tutti i giorni. Il modo in cui l'abbiamo fatto significava dormire poco per cui era fisicamente dura. Inoltre avevamo un budget non molto grande per cui non potevamo perdere tempo in pause e lavoravamo per tutto il tempo che passavamo in studio.


Col senno di poi sei completamente soddisfatta del risultato che avete ottenuto?

Poichè il budget era ridotto, non siamo riusciti ad avere tutto il tempo che volevamo per il mixaggio ma siamo contenti del risultato e non c'è bisogno di dire che eravamo molto contenti quando era finito. Sono molto soddisfatta ma avrei voluto un budget più grande e più tempo per fare in modo che suonasse come suona in sede like. Guardatelo qui.


È stato divertente girare il video del singolo "Not Afraid"? Qualche retroscena accaduto durante le riprese?

Sì, è stato molto divertente e ancora una volta abbiamo lavorato duramente perchè avevamo solo un giorno per farlo per cui non c'era tempo per scherzare. Non ci sono aneddoti particolari, tranne quando stavamo facendo i ringraziamenti a tutti nell'intervista fatta sul set, stavamo quasi facendo un errore col nome di Paul Bugler, l'assistente del regista, chiamandolo Paul Burglar, ed il fatto che avesse una maglietta che lo faceva sembrare un ladro ("burglar" in inglese) era divertente.


L'Inghilterra è sicuramente la patria per eccellenza del rock, dagli anni Settanta con la scena hard/rock alla successiva esplosione del metal con la NWOBHM sino al periodo post-punk/dark, elettronico, brit-pop e adesso tira quella alternative. Sembra sia difficile pensare a quest'isola senza nominare la parola ROCK a lettere maiuscole. Come vivi tale situazione? Quali sono le band con le quali hai rapporti di stima e hai avuto il piacere di condividerne il palco?

È vero e ciò rende difficile per una band emergere perchè ci sono così tante buone band, così tanti concerti, così tante scelte che è difficile distinguersi. Abbiamo diviso il palco con molte band locali e nazionali. Abbiamo avuto la possibilità di aprire per i Die So Fluid e personalmente sono stata felice di aprire per Rose Tattoo quando ero in tour con i Nemhain e ho incontrato Mick Cocks prima che morisse.


Quando si parla di rock al femminile vengono spesso fuori nomi importanti e scomodi come termine di paragone, ora tenendo conto che le classifiche attuali vanno più per look che per qualità, quali ritieni siano le tue colleghe più rappresentative e con quali ti piacerebbe magari collaborare per un eventuale duetto/esibizione live con le Gasoline Thrill?

Hai proprio ragione! Personalmente mi piacerebbe fare un tour con Horropops, Dragster, Civet e siamo in contatto con Smears e Obsessive Compulsive per qualche data nel Regno Unito.


Visivamente hai dei tratti aggressivi e accattivanti, da quello che ho visto nei video live la presenza scenica è, com'è giusto che sia, una componente importante del sapersi muovere nel mondo rock, se ti paragonassi per certi versi a una Brody Dalle [per chi non lo sapesse è la cantante dei Distillers, ormai scioltisi e degli Spinnerette, nonché moglie del signor Joshua Homme, nda] come impatto? Pensi vi siano dei punti in comune con il suo modo di vivere la musica e il corpo?

Sì, è sicuramente un'artista che apprezzo molto. Ho amato i Distillers e mi piacciono molto anche gli Spinnerette. Amavo l'energia e l'attitudine grezza dei Distillers e la sua voce calda nei Spinnerette. Non ha avuto paura di iniziare una nuova avventura ed è rimasta se stessa piuttosto che guadagnare su qualcosa che sta andando così bene, tuttavia avrei amato un altro album dei Distillers!


Compromessi e un'attitudine meno "sfacciata" per vendere qualche copia in più o fanculo alle label e ai loro giochetti? Siete autoprodotti, è questa la via da seguire al giorno d'oggi se si vuole mantenere integra la propria proposta?

Nessun compromesso! Incorporare idee e suggerimenti da un produttore con cui vogliamo lavorare è qualcosa che ci va bene ma non da chiunque non senta la musica. Assolutamente no! Sono d'accordo che l'autoproduzione è una via sicura per mantenere la propria musica vera.


Progetti a breve: promozione, tour, altro video?

L'album sta per uscire in formato fisico il 2 maggio, forse faremo un altro video. Stiamo scrivendo nuovo materiale per un nuovo album o EP. Faremo un tour a settembre per promuovere "Burn" e poi entreremo in studio per registrare le nuove canzoni.


E la fine è giunta (sa di apocalittico eh?). Rivolgiamo le ultime parole ai nostri lettori, un saluto o qualsiasi cosa tu voglia dir loro...

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