sabato 7 gennaio 2012

THE FALLEN DIVINE - The Binding Cycle


Informazioni
Gruppo: The Fallen Divine
Titolo: The Binding Cycle
Anno: 2011
Provenienza: Norvegia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/tfdofficial
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dissension
2. Shades Of Oppression
3. Fire Lights The Night (Self Ignition)
4. Patterns Through Eternity
5. Northern Lights
6. Replenished
7. The Tormented One
8. The Binding Cycle

DURATA: 48:00

Perché le band si autoproducono? Spesso per scelta personale, per star fuori dai cardini imposti da alcune label, altre (la maggior parte) perché non trovano chi creda seriamente nella loro proposta.
Sì, è sempre una "rottura" dover iniziare con l'ennesimo richiamo alle etichette, se è vero che di roba d'ascoltare ce n'è tanta, è altrettanto vero che alle volte sembrano essere davvero "ciecate".
I The Fallen Divine sono ciò che il metal moderno ha portato alla ribalta negli ultimi anni, musica che si affida a una commistione di più stili, abbiamo una base death/black che non rinnega fraseggi e melodie classiche dell'heavy e dell'accezione power ai quali s'intervallano sensazionali attimi folkloristici e stacchi acustici, poteva poi mancare in sottofondo una tastiera che ne intensificasse l'apporto atmosferico?
Il sound per quanto complesso, ben studiato ed eseguito in maniera splendida evita "onanismi" di sorta, è possibile innamorarsi di "The Binding Cycle" grazie alle fasi orchestrali a tappeto che supportano le dinamiche cangianti di "Shades Of Oppression", scoprirne la compattezza dalle smussature progressive di "Fire Lights The Night (Self Ignition)", essere rapiti dall'esposizione tecnica di "Northern Lights" senza doverne rimanere tramortiti per inutili "ridondanze". Non c'è nulla di lasciato al caso e non vi sono filler all'interno di un platter che riesce a rendere appassionante anche l'episodio meno riuscito del lotto "Replenished", sì, poco riuscito ma che farebbe la fortuna di molti e molti act che provano a scrivere canzoni simili con risultati non proprio paragonabili a quelli messi sul piatto dai The Fallen Divine.
La band per un lavoro di tale caratura compositiva non ha lesinato di certo sul fattore produzione, è per questo che i norvegesi si sono affidati alle sapienti mani del signor Andy La Rocque che dietro il suo mixer svolge un operato praticamente perfetto sia per volumi che suoni in genere.
Sinceramente non ho trovato anelli realmente "deboli" in una prova che brilla di luce propria come "Binding Cycle", le fasi nelle quali è possibile udire la sezione ritmica in evidenza sono splendide, l'esecuzione vocale di Magnus Kvist è buona, forse un po' monodimensionale, qualche variazione sul tema poteva essere gradita e le tastiere rientrano stavolta nella sezione "+1", apportando uno spettro progressivo e una capacità sinfonica che nel momento in cui richiesti conquistano pienamente l'ascoltatore.
Personalità e musica d'ottima fattura, cosa si vuole di più da una formazione al debutto? Me lo chiedo anch'io... allora come mai questi ragazzi sono ancora senza uno straccio di contratto e a esempio una cover band dei Dissection finisce sotto Napalm Records? La risposta datevela da soli.
Vi consiglio di ascoltare l'album dei The Fallen Divine, se ne voleste acquistare una copia fisica contattateli all'indirizzo email: fallendivineband[at]gmail.com, di sicuro saranno lieti di fornirvene una.

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