lunedì 11 luglio 2011

SACRIMONY - ...And Abyss He Created

Informazioni
Gruppo: Sacrimony
Anno: 2011
Etichetta: Le Crepuscule De Soir
Contatti: www.myspace.com/sacrimony
Autore: Mourning

Tracklist
1. Shades In Grey
2. Stay Under The Snow
3. Her Freezing Beauty
4. Angels Autumnal Shimmer
5. ... And Abyss He Created

DURATA: 49:09

I Sacrimony e "... And Abyss He Created", band e disco che dopo un solo giro nello stereo creano una spaccatura fra gli ascoltatori, fazione a) disco che non inventa nulla ma di una bellezza incantevole, fazione b) mazza che due palle.
E' questa la valutazione ottenuta dopo una sessione d'ascolto in compagnia di un quintetto d'amici.
Due visioni talmente opposte che congiunte rendono chiara l'idea che mi son fatto dell'operato di Marcin, autore della musica e dei suoi quasi cinquanta minuti d'arte divisa fra l'ambient e il funeral doom.
Si pone proprio nel mezzo fra i due antagonisti estremi il mio recepire, assorbire e vivere le note del progetto.
Sono rimasto piacevolmente inebriato dalla dilatazione sia atmosferica, sia per quanto concerne la costruzione del riffing, ho goduto delle orchestrazioni di frequente poste in primo piano, con gli archi in pizzicato e il piano a ritagliarsi una menzione speciale, per la loro attitudine melancolica celestiale e non posso negare che l'imponenza di alcuni fraseggi più severi pronti a svegliare improvvisamente le composizioni dal delicato torpore in cui ti conducono sia una manna dal cielo tanto che è difficile scegliere fra le canzoni quale sia la vera regina del platter.
Già, il pensiero è positivo, lo scorrere di "Shades In Grey", "Her Freezing Beauty" e la titletrack è un bel dono per chi costantemente è abituato a confrontarsi con act quali Shape Of Despair, Pantheist, Ea in quanto i Sacrimony possiedono un po' della loro immensa beltà ma non ne sono dei cloni.
Certo la scelta di escludere totalmente la voce puntando unicamente sulla sessione strumentale elimina di per sè una variante che avrebbe in certi momenti potuto rompere uno schema gradevole ma ripetitivo.
La ciclicità è infatti croce e delizia di un lavoro, "...And Abyss He Created", che ne paga dazio soprattutto nell'opener in cui è però salvato in corner dall'impatto melodico emotivamente struggente e ancor più nella stesura generale di una fase ritmica ridotta all'osso, il che non guasta, però incapace di fornire quel minimo di scappatoia/cambio in corsa che provi a rendere meno rigida e più fluida la base sulla quale far scivolare l'anima dei pezzi, apice che viene raggiunto solo nella brevissima "Stay Under The Snow".
Prendete i Sacrimony per ciò che sono, una band che con la semplicità tenta di dar vita a paesaggi nel quale immergersi abbandonando ciò che è terreno, starà a voi decidere se far parte di chi vuole intraprendere un simile cammino in loro compagnia o ripudiarne l'operato perché non calzante con quello che è la vostra concezione del genere, in entrambi i casi prima dell'esaltazione ripetuta o dell'allontanamento del disco dallo stereo consiglio vivamente di metterli su più e più volte, l'istinto come l'emozione possono essere alquanto ingannevoli in sede decisionale.

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