lunedì 11 luglio 2011

BELZEBONG - Sonic Scapes & Woody Grooves


Informazioni
Gruppo: Belzebong
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: http://www.myspace.com/belzebong
Autore: Mourning

Tracklist
1. Bong Thrower
2. Names Of The Devil
3. Wich Rider
4. Acid Funeral

DURATA: 30:00

Non conoscevo il demo dei polacchi Belzebong ma a quanto pare con il nuovo ep "Sonic Scapes & Weedy Grooves" mi hanno risolto in parte il problema, dei quattro brani in tracklist due fanno infatti parte del primo lavoro pubblicato.
Parliamo di musica drogata ai massimi livelli, chitarroni fuzz che prendono a calci in culo l'ascoltatore, riff che vanno dal monolitico all'ipnotico e scavano dei solchi groove di una profondità e potenza devastanti, "Bong Thrower" e "Names Of The Devil" se non siete strafatti di Lsd o avete un bel bong davanti prendono le redini della situazione in mano stordendovi alla grande.
Pensate a un frullato che ha come succulenti ingredienti Electric Wizard, Bongzilla e Stonehelm, aggiungete un po' di Thc per rilassare l'atmosfera, shakerate con forza ed ecco che spunta fuori a mo' di funghetto allucinogeno l'altra accoppiata che anima la release composta da "Wich Rider" e "Acid Funeral".
Non rimescolano le carte in tavola, la base è sempre quella citata inizialmente e che ha sorretto la primordialità rivisitata delle "demo's songs", c'è un lieve ma percettibile snellimento del songwriting, ciò fa sì che la presa sia più ferrea e il flusso psych ancor più elettrizzante, in pratica avrete fra le mani trenta minuti di puro sballo sonoro.
I Belzebong sono la dimostrazione vivente di come unendo una serie minima di riff forniti di una cadenza ciclica inebriante a dei solchi classici dello stile più cupo e puntando a inchiodare l'ascoltatore con la naturalezza di un "go with the flow" degno dei migliori pusher psichedelici si possa suonare dell'ottimo stoner/doom/psych.
Tutto è positivo però se relegato a una prestazione di breve durata come dev'essere un ep, "Sonic Scapes & Weedy Grooves" è perfetto nella sua elementare esposizione, nell'attimo in cui avranno pronti i pezzi per cimentarsi in una prova full, la gestione del sound dovrà trovare gioco-forza varianti che evitino una caduta nell'ostentata omogeneità in modo da evitare il pericolo "calo di concentrazione" o chiamiamola più semplicemente noia che si nasconde dietro l'angolo.
Per ora decidete quale sia la via più giusta per "strafarvi" (preferibilmente evitando di fottervi il cervello, c'è una droga che si chiama arte, è molto più intrigante di roba che ammazza i neuroni) piacevolmente e non dimenticate di alzare il volume più che potete.
Se il vicino dovesse lamentarsi, offritegli una birra e spiegategli che nella vita c'è bisogno ogni tanto di star rilassati e invitatelo a godersi i Belzebong, sono un valido aiuto per raggiungere tale scopo.

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