lunedì 4 aprile 2011

SIN OF REDEMPTION - Taste Of Sin


Informazioni
Gruppo: Sin Of Redemption
Anno: 2009
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: myspace.com/sinofredemption - facebook.com/pages/Sin-of-Redemption/79548969035
Autore: M1

Tracklist
1. The Choice Of Sin
2. Oblivious Doom
3. Falling From Eden
4. Inner Hades
5. Interlude
6. The Beast Within
7. Through The Mist Of My Sinful Memories

DURATA: 32:19

"Taste Of Sin" è la prima testimonianza, sotto forma di demo, del lavoro dei Sin Of Redemption, formazione con base a Vicenza attiva da qualche anno. La loro biografia racconta di un gruppo che ha dovuto affrontare moltissimi cambi di formazione e infatti dei membri che hanno registrato queste tracce (il bassista Cance, i cantanti Gamba, anche chitarrista, e Valeria, il chitarrista Bonzo, la batterista Silvia, il tastierista Jar) non restano che i primi due. Insieme al turnover di musicisti si è assistito ad una focalizzazione del suono che è passato da un thrash oscuro a un gothic estremo, ben lontano però da ogni tentazione "easy listening".

Le danze sono aperte da "The Choice Of Sin" che dopo una breve introduzione atmosferica a base di tastiera diviene immediatamente serrata grazie alle chitarre e presenta la soave voce di stampo lirico di Valeria che viene contrastata dal cantato sporco di Gamba, che varia il proprio range fra il growl e lo scream. La struttura della canzone è varia, si muove fra momenti più contenuti e accelerazioni, offrendo inoltre la completa ribalta al pianoforte nello stacco intorno ai quattro minuti. La seguente "Oblivious Doom" prosegue sulle stesse coordinate, sottolineando inoltre come le chitarre robuste siano debitrici anche a certo death/black scandinavo, cosa giustamente ricordata dalla stessa band in fase di presentazione. "Falling From Eden" invece interviene a spezzare il flusso sonoro, è un pezzo totalmente strumentale ed acustico (ad eccezione del parlato maschile iniziale, di cui va rivista sicuramente la pronuncia inglese) dal tono leggermente dimesso che acquista un po' di verve sul finale arricchito dagli accordi di piano, rivelandosi però più interessante ai fini del concept lirico generale che per la qualità musicale in sè. "Inner Hades" riprende poi il discorso precedente, nel frangente iniziale inoltre le linee vocali di Valeria mi riportano alla mente certi Cradle Of Filth, risultando però forse un poco scontate con quel loro "aaaaaahhhhhhhh" prolungato. Passata "Interlude", composizione pianistica decisamente più gradevole rispetto alla già citata "Falling From Eden", la ragazza si riprende alla grande posandosi in maniera perfetta sulla ritmica di "The Beast Within" (brano che mi ha leggermente spiazzato, ricordandomi nel passaggio in tapping i Maiden di "Moonchild"!), forse la migliore prova presente in questo demo, specie quando si fa lanciata, canonica ma efficace. La chiusura dei giochi spetta infine all'outro "Through The Mist Of My Sinful Memories".

Venendo alla critica più pura, e tralasciando le ovvie imperfezioni a livello di suoni e arrangiamenti che un esordio in formato di demo presenta giocoforza, va evidenziato come tutti i brani siano piacevoli da ascoltare, e se da un lato diversi momenti appaiono standard per il genere, dall'altro la band cerca sempre di strutturare adeguatamente le composizioni, arricchendole di varietà ritmica, utilizzando saggiamente la chitarra acustica (opera di Gamba) e un ottimo pianoforte, oltre a synth mai eccessivamente invadenti. Parlando dei protagonisti vocali c'è da dire che Valeria a livello tecnico è già apprezzabile perchè non forza mai la situazione, cadendo magari in certi vocalizzi standardizzati ma non ponendo il suo approccio lirico in maniera pomposa e avulsa dal contesto, per il futuro sarà sufficiente che ricerchi linee maggiormente personali e proprie; Gamba invece a mio parere dovrebbe aggiustare un po' il proprio cantato, rifinendolo e continuando a lavorare per inserire al meglio e in maniera sempre più saggia ora uno screaming affilato, ora un growl potente.

In conclusione quindi "Taste Of Sin" può essere considerato un primo sforzo sul quale impostare il lavoro futuro e correggere eventualmente la rotta, la speranza del sottoscritto è che una certa stabilità a livello di componente umana (ergo, line-up) possa aiutare questo processo. In bocca al lupo peccatori!

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