lunedì 4 aprile 2011

INNERVACUUM - Acceptance

Informazioni
Gruppo: Innervacuum
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/innervacuum
Autore: Mourning

Tracklist
1. Melancholia
2. To Be Void
3. Bliss Outshines Nothing

DURATA: 21:41

Il panorama musicale odierno è colmo di formazioni che suonano post "qualcosa", tante si vantano e promettono d'innovare una scena ormai satura e ripetitiva fino all'inverosimile quando basterebbe alle volte farsi un bagno di dignità e ammettere che si è derivativi ma provando a metter del proprio.
I friulani Innervacuum si vanno a inserire all'interno di questa scia, un mondo fatto di dissonanze e ridondanze, cambi atmosferici netti e disturbanti, riffoni megalitici pesantissimi e stacchi a ripetizione, chi più ne ha ne metta, la giostra è pronta a sbalzarvi fuori in qualsiasi istante.
Inutile dire che la lezione impartita da band quali Meshuggah e Psyopus, maestri nel confezionare, modellare, smontare, ricomporre e risezionare i pezzi in modo da fottere il cervello dell'ascoltatore, mi sia stata fondamentale per approcciare "Acceptance", tre sole tracce che, debitrici anche a gente come gli Ion Dissonance, portano all'orecchio un sound ben strutturato e maturo.
Ventidue minuti in cui le parole noia e stabilità vengono seppellite dal movimento cangiante e dinamicamente devastante dei pezzi, le canzoni sfruttano qualsiasi arma sia possibile utilizzare, sono brutali ed efferati nell'opener "Melancholia" la più cattiva del lotto, un elastico che si espande e comprime nella dirompenza di una "To Be Void" dalle tinte industriali e come non dare senso alla dichiarazione rilasciata nel foglio di presentazione in cui asseriscono che il lavoro è un puro concentrato di violento malessere sonoro e psicologico se non dando sfogo alla parte più malsana e deviata (anche dal punto di vista vocale) "Bliss Outshines Nothing".
La produzione tanto per cambiare è stata affidata nelle mani dei Fear Studios di Ravenna, tappa frequente di tantissime formazioni nostrane dato il lavoro ben svolto sinora, non manca nulla, il piatto è cotto a puntino e servito in tavola, tocca solo cibarsene.
Il biglietto da visita consegnatomi è di quelli che vale la pena tenere sempre con sè, "Acceptance" potrebbe aprire più di una via agli Innervacuum e seguendo i trend d'oggigiorno una label con un minimo di lungimiranza dovrebbe pensare seriamente di prenderli sotto la propria ala.
Si spera quindi di avere fra le mani magari a breve termine una prova più sostanziosa come minutaggio a conferma della vena ispirata dei ragazzi, attendiamo.

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