domenica 10 aprile 2011

GALGAMEX - Galgamex

Informazioni
Gruppo: Galgamex
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/galgamex
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dementia Of The Tomb
2. Freelance Embalmer
3. Phoenix Rising
4. The Impaler
5. Wild Hunt

DURATA: 26:50

Il mondo death ha ormai detto tutto o quasi, è praticamente impossibile imbattersi in formazioni che possano anche solo pensare d'aver rivoluzionato il genere in questi ultimi due anni evitando stuprature con innesti fuori dal, ehm, contesto.
Conviene non dico accontentarsi ma quantomeno supportare e ricercare gente che riesca a convivere con la scena magari non inventando nulla ma almeno capace di elargire delle prestazioni musicali che siano degne di tale nome.
Il tasso tecnico delle release si è notevolmente innalzato, la qualità delle produzioni è anch'essa migliorata quindi il criterio di base che aiuta ad orientarsi in un panorama sempre più fitto e colmo di lavori che rasentano la sufficienza e altrettanti che si dividono le due parti bella e brutta della medaglia rimane il gusto personale.
Il mio ha condotto l'orecchio verso l'ascolto dell'ep dei canadesi Galgamex, la formazione canadese proveniente da Vancouver è un mix di violenza e brutalità old school (i nomi non ve li cito tanto c'arriverete da voi, sono abbastanza palesi le influenze) che si diletta a gettare un occhio anche alla scena moderna.
L'ep omonimo ci propone cinque brani che miscelano soluzioni di stampo tecnico, death arcigno e malevolo e una vena melodica che va ben oltre il semplice accenno a presenziare, direte che c'è d'interessante in questo? L'han fatto e lo fanno in tanti, verissimo se non che questi ragazzi piantano delle vere e proprie mazzate, sia nel momento in cui i colpi sono carichi di ferocia come nelle botte iniziali "Dementia Of The Tomb" e "Freelance Embalmer", sia negli attimi devoti al rimando melodico prepotente e andante nel farsi strada nello sviluppo come avviene in una "The Impaler" convulsiva e psicopatica, dotata di un'esecuzione avvilupante e grandiosa per scapocciare.
Formalmente è tutto in ordine, apprezzabilissima l'intelaiatura costruita dalle chitarre che sfruttano la perizia personale solo per avvantaggiarne e rendere più fluido il riffing, da elogiare il lavoro svolto dietro le pelli, una prestazione ricca di passaggi intricati e velocità che favorisce l'incedere per lo più teso a percuotere con veemenza l'ascoltatore, del resto c'è da tenere in conto anche il supporto di una produzione niente male che mantiene viva la cruda anima death metal.
Una prima uscita che si merita rispetto questa dei Galgamex, il citazionismo che rimanda a realtà conosciute non vi sia d'ostacolo nel godervi le bastonate racchiuse in questo ep, prendetelo per ciò che è, solo buona musica.

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