lunedì 4 aprile 2011

DRAGGED INTO SUNLIGHT - Hatred For Mankind (Promo Version 2009)


Informazioni
Gruppo: Dragged Into Sunlight
Anno: 2009
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/draggedintosunlight
Autore: Mourning

Tracklist
1. Boiled Angel
2. Buried With Leeches
3. Volcanic Birth

DURATA: 20:28

Ho scambiato un bel po' di messaggi su Myspace con i Dragged Into Sunlight, mi era piaciuto ciò che il player di quel sito mi aveva offerto, così anche se sono passati ormai quasi due anni mi son visto arrivare il promo di tre tracce che sarebbero poi state inserite nel debutto "Hatred For Mankind".
Un assaggio di appena venti minuti che definire acido è riduttivo, pensate di ascoltare del death metal abrasivo che si nutre del fango di natura sludge e della malsanità black, un concentrato che non mette di lato brevi ma piacevoli incursioni nel melodico, una tortura violenta che ha inizio dall'attimo in cui premete "play".
Tempi spesso sostenuti e avvolgenti, voce che ricorda quella di Dave Hunt, sì lui quello dei Benediction ma più trascinato e caustico, non sono casuali le forzature in scream e un vortice chitarristico che cambia posizione assecondando il colpo da sferrare, sono le caratteristiche che fanno delle tre canzoni una sveglia di quelle che ti rimane in testa per un po'.
Certo i vari samples inseriti legati a serial killers, genocidio ebreaico, e altro potrebbero arrecare fastidio ma non si può limitare la potenza di un attacco scagliato in maniera diretta ed efficace per una mancanza dell'avversario no?
La traccia regina di questo parziale approccio con la musica dei Dragged Into Sunlight è "Volcanic Birth" che ingloba e rilascia con una ferocia devastante il groviglio d'influenze masticandole, dilaniandole e rigettandole con furia in direzione dell'ascoltatore.
La produzione del tempo, come quella della prima stampa di "Hatred For Mankind" rilasciata dalla Mordgrimm Records fondata dal proprietario della fu Cacophonous (vi dice nulla questo nome?), affidata a Billy Anderson era grezza e fuzzy adattandosi alla rivoltosa proposta della formazione.
La band è riuscita a smuovere il terreno tanto da indurre la Prosthetic Records a ristampare il debutto con uscita nel mese di gennaio di questo 2011.
Se amate gente che esprima musicalmente una forza e spinta varia, che sfrutta la linfa vitale di più generi facendoli divenire una propria arma d'assalto come i loro connazionali Black Sun (troverete la recensione dell'ultimo "Twilight Of The Gods" girando all'interno del sito) dovreste dare una chance ai Dragged Into Sunlight, sono agli inizi ma possiedono ciò che serve per accaparrarsi il vostro ascolto.

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