lunedì 28 febbraio 2011

FUNERAL WHORE - ...For All Eternity


Informazioni
Gruppo: Funeral Whore
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/funeralwhore
Autore: Mourning


Tracklist
1. The Bitch Died
2. Camp Blood
3. Eternal Genocide

DURATA: 10:01

Cosa succede quando uno si trova ad ascoltare un promo del 2010 che racchiude in sè la Svezia degli anni Novanta di Grave ("Into The Grave" e "You'll Never See...") e Dismember coniugati con l'odore di morte che gli Asphyx di quel periodo sapevano (e sanno ancora) sprigionare? Si può solo godere signori miei.
Gli olandesi Funeral Whore ai più attenti non risulteranno sconosciuti, i ragazzi hanno condiviso il palco con i nostrani Profanal in giro per l'Europa e i tedeschi Obscurite Infinity, formazioni di cui abbiamo già scritto sul nostro sito (per chi non l'avesse ancora fatto consiglio l'ascolto del debutto "Dawn Of Winter" dei teutonici), è quindi un quartetto fatto della stessa pasta quello formato da Roy (chitarra e voce), Kellie (chitarra), Tim (basso) e Olle (batteria), ragazzi che amano l'old school death metal e suonano ciò che piace loro.
Non è musica per educande, non troverete melodie catchy né tastierine "piri piri", se pensate di esser saliti sulla giostra di qualche melodic death act dell'ultima ora scendete pure, "...For All Eternity" è tutt'altra storia.
In appena dieci minuti mettono in chiaro la situazione, l'apertura spetta a "The Bitch Died" pesante, greve, riffoni che sminuzzano la carne, il male ha bisogno di esser nutrito e loro lo fanno con estremo piacere, belli gli assoli e quei rallentamenti profondi che ti permettono di lasciare mentalmente i giorni nostri catapultandoti un ventennio indietro, se il buon giorno si vede dal mattino stiam messi alla grande.
La morte non riposa, si deve pagar pegno e "Camp Blood" ce lo ricorda, l'assist offerto dal sample di "Friday The 13th" ci getta in un mondo fatto di crudeltà infinita dove ancora una volta è la parte doomy a inspessire quell'alone torbido e nero che avvolge il pezzo, fra adrenalina e orrore scorre veloce sino a condurci alla conclusiva "Eternal Genocide" sfrontata e pestata, fino all'ultimo secondo vale la pena di far roteare prepotentemente il collo.
Strumentalmente i Funeral Whore seguono gli standard del genere, per quanto la personalità sia un fattore difficilmente riscontrabile in prove di questo tipo, è il valore dei pezzi a fare la differenza e lì i lavori sono in stato avanzato, la voce di Roy poi è catacombale quanto basta per inserirsi alla grande nel contesto, l'unico appunto potrei farlo al missaggio che risulta un po' bassino di volume, ho dovuto alzare e alzare il volume prima di inquadrare al meglio i suoni.
Mi auguro che al più presto vengano messi sotto contratto da una label che li supporti degnamente con la speranza quindi di poter ascoltare un'opera full in tempi non troppo lontani, nell'attesa posso solo dirvi di passare sullo space dei Funeral Whore per farvi un'idea precisa e non fatevi remore nel contattarli per accaparrarvi il materiale già pubblicato. Il death metal, quello vero, per fortuna non muore mai.

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