lunedì 15 novembre 2010

OBSCURITY - Tenkterra


Informazioni
Gruppo: Obscurity
Anno: 2010
Etichetta: SMP / TrollZorn
Contatti: www.myspace.com/obscuritybergischland
Autore: Mourning

Tracklist
1. Keltilwald
2. Tenkterer
3. Keldagau
4. Blut Für Blut
5. Raubzug Der Sugambrer
6. V Legion
7. Germanicus' Rache
8. Brukterer
9. Grenzland
10. Bergischer Hammer

DURATA: 42:58

I tedeschi Obscurity e il loro viking metal non credo abbiano bisogno di troppe presentazioni, ci troviamo di fronte una formazione ormai arrivata al quinto capitolo, ben conscia delle proprie armi a disposizione e questo nuovo "Tenkterra" non fa che confermare quanto di buono in passato è già stato fatto.
E' un concept album sulla storia della loro nazione dal 200 A.C. all'800 D.C. che narra i vari passaggi che portarono alla natura e costruzione della cultura celtico/germanica durante l'Impero Romano, sino alla sua caduta e all'arrivo dell'odiata e "imposta" (e sottolineo tale termine) cristianizzazione di quelle lande fino al momento in cui si scatenò lo scontro d'epica portata fra Franchi e Sassoni.
La fortuna (chi conosce la band lo sa già) è che la formazione non è di quelle allegrotte e scanzonate, i signori in questione interpretano la guerra e la storia con un'aggressione veemente che affonda le proprie radici nell'estrazione blackish del sound, è infatti palpabile il richiamo a gente come i primi Borknagar o al grezzume di certe scelte thrashy Immortal, così come la vena melodica e il piglio combattivo dei paladini Amon Amarth che fuoriescono prorompenti quando la melodia scava solchi interni al muro formato dal riffing solido e tagliente.
Dieci tracce che sin dalla prima nota emessa in "Keltiwald", solenne preparazione alla battaglia che introduce all'assalto che "Tenkterer" slancerà in velocità condito da un intermezzo acustica riassorbito dalla violenza che riprenderà il corso iniziale dichiarano di non voler mollare la presa per nessun motivo durante lo svolgimento dei quaranta e passa minuti di cui è composto il platter.
Non hanno intenzione di far prigionieri e se non fosse per quella fastidiosa vocina del cazzo che interrompe i brani ricordandomi che ho una copia promozionale on air le cose andrebbero anche meglio. Mi spiegate che senso ha questa cosa oltre il farle girare a chi scrive?
Torniamo sul platter ed è toccando la sesta traccia che un'altra delle hit si accinge a travolgerci, "V Legion" è notevolmente annerita e incupita rispetto ai precedenti episodi, un monolite scuro e carico di emozioni contrastanti come quelle che una legione pronta a combattere si trova ad affrontare in battaglia.
Se queste tre canzoni non bastassero a invogliarvi ad ascoltare un "Tenkterra" che più gira nello stereo più diventa coinvolgente aggiungete una "Blut Für Blut" pari a un inno da urlare a gran voce e dotata di una bella divagazione solistica semplice e accattivante e "Grenzland" nella quale la parte più groove del sound si sviscera portandovi per mano dritti in direzione dell'ultima "Bergischer Hammer" epicamente lenta, quadrata e diversificata al cospetto di ciò con cui sinora le vostre orecchie avevano duellato, la sua imponenza la rende regina dell'album.
E' una prova matura e che consacra (come se ce ne fosse ancora bisogno) gli Obscurity facendoli entrare di diritto fra le band che meritano un seguito perché se lo son conquistato martellata dopo martellata, che altro dire se non: compratelo!

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