lunedì 8 novembre 2010

MIDNIGHT ODISSEY - Firmament


Informazioni
Gruppo: Midnight Odissey
Anno: 2010
Etichetta: I, Voidhanger Records / ATMF
Contatti: www.myspace.com/midnightodysseyband
Autore: Akh.

Tracklist
1. From Forest To Firmament
2. Nocturnal Prey
3. Departing Flesh And Bone
4. A Host For Ghosts
5. As Dark And Ominous As Stormclouds
6. Salvation Denied
7. Storms Of Fire And Ice
8. From Firmament To Forest
9. Beyond The Eighth Sphere

DURATA: 69:33



Questa one man band australiana esce allo scoperto con "Firmament", quasi settanta minuti di BM drappeggiato da forti tinte Dark Ambient (vedasi il caso della strumentale "A Host For Ghosts" oppure la conclusiva "Beyond The Eighth Sphere") e a volte da tratti epici che mi hanno riportato alla mente certi Summoning.

Il lavoro nonostante si percepiscano le influenze evocative di burzumiana memoria ha un suo proprio modo d'essere, che ben si amalgama al titolo; infatti tutte le tracce di questo cd hanno un sapore molto dilatato, dove l'asprezza di certe chitarre va ad inseguire le suggestioni che il cosmo tende a regalarci, con il suo senso di distacco e lontana sfera, imperturbabile alla condizione umana.
Un album che va preso come un viaggio, una sorta di colonna sonora trascendente (vista anche la sua durata), in cui non le note fine a se stesse ci regalano emozioni, ma il suo essere a tutto tondo che spinge a rimanere affascinati quasi in maniera indiretta, con le sue divagazioni estese e ricche di delay ed echi, su cui appaiono come da profonde nebbie o lontane aurore le vocals lancinanti di Dis Pater, in cui le chitarre si avvolgono robuste ma risultando nella maggior parte dei casi eteree e l'opener "From Forest To Firmament" ne è solo il primo degli esempi.
La batteria ha il ruolo quasi di indurre allo stadio di trance l'ascoltatore, in quanto mantiene a lungo tratti ipnotici che sfiorano il rituale con il suo martellamento tribale, su cui melodie armoniche quasi shoegaze vi si adagiano come nel caso di "Nocturnal Prey" o nella fascinosa "As Dark And Ominous As Stormclouds", scendendo invece su tratti piu' marcatamente doomish nella scura e tetra "Salvation Denied".

Il lavoro svolge la sua chiusura mettendo in parallelo il primo e l'ottavo brano, in cui si percepisce il senso di rientro da lidi interiori che danno spazio su Universi esteriori, trovando la loro comunione e sorgendo attraverso tale mistero a nuova condizione.

Un album da non valutare strettamente sotto il profilo estetico musicale, ma per la mole di introspezione di cui è carico, sicuramente dedicato a chi sa sorprendersi scrutando gli insegnamenti del Firmamento.

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