lunedì 16 agosto 2010

SADOMATOR - Goatblood Panspermia


Informazioni
Gruppo: Sadomator
Anno: 2010
Etichetta: Iron Bonehead
Contatti: www.sadomator.com
Autore: ticino1

Tracklist
1. Goat Cult Intro
2. Sacred Entity Of Beheritual
3. Nuns Ingesting Sperm
4. Crawling Nuclear Chaos
5. Goatblood Panspermia
6. Goatzone Massacre (1944)
7. World In Necroleidoscope
8. Bleeding In Eternal Pentagrams
9. The Whisperer In Darkness
10. Morbid Cunt
11. Jaws Of the Mighty Cthulhu
12. Aeons Down Below
13. Maggots Erupted From Goats Rectum
14. Satanic War Engine
15. Entry Of Sadomators Organ
16. Sudden Eruption

DURATA: 38:35

Coloro che definiscono morta la cultura del vinile sbagliano. All'arrivo del pacco da parte della NWN! sono sorpreso alla vista del LP dei Sadomator. Mi aspettavo un semplice involucro di cartone e una busta di plastica o, nel migliore dei casi, di carta per infilarvi il disco. Invece la casa discografica si è data da fare, sfornando una copertina apribile molto chic e contenente un bel poster. La qualità del vinile è standard, poco pesante dunque.

Si può discutere sull'utilità di gruppi che nel 2010 festeggiano la risurrezione del suono e del culto beheritiano. Oggi il movimento black-death è più vivace che mai, tanto che è possibile organizzare veri e propri festival con soli gruppi di questo genere. I Sadomator sembrano essere dei veri fanatici delle sonorità caotiche d'inizio Novanta, tanto che la parte A del disco è intitolata "Goat" e la B "Vulva". Per coloro che non sapessero cosa significhino questi termini: Goat Vulva era un progetto dei Beherit con qualità sonore alquanto discutibili.

Detto questo, abbiamo pure definito quanta melodia ci si possa aspettare dall'ascolto delle sedici piste contenute in questo disco, ascolto di cui ci occuperemo ora.

Rumore, violenza, puzza, pattume e marciume, la lista potrebbe allungarsi a dismisura, sono alcuni termini adatti a definire il nuovo lavoro dei Sadomator. Un lavoro che semina terrore nelle file degli amanti della melodia e del bel canto. Oh sì... Se chiudo gli occhi vedo quel pubblico fuggire terrorizzato e con le orecchie sanguinanti, abbandonando sul campo parecchi caduti, macellati a regola d'arte dagli strumenti musicali e dai loro riff.

Sadomator non è il nome di una band, no, è una macchina da guerra che semina morte... Ancora no, è la Morte stessa che oscura il mondo, togliendo tutte le speranze all'Umanità. Una pista massacrante segue l'altra, inesorabilmente. Chi si aspettasse una sola prova, un solo accenno di virtuosismo, può abbandonare il campo. I membri dei Sadomator maltrattano i loro strumenti e celebrano un'orgia di rumore che rende l'Inferno di Dante il luogo ideale dove trascorrere delle vacanze rilassanti.

Ci sono due tipi d'acquirente per questo disco:
Tipo A, che compra alla cieca, per poi pentirsene;
Tipo B, assiduo e fanatico consumatore di black-death.

Se siete il tipo B, questo disco vi farà riempire i muri di sperma.

Se invece siete il tipo A, avrete comunque in collezione un disco otticamente bello e con tanto di poster.

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