lunedì 21 giugno 2010

SKULL FIST - Heavier Than Metal


Informazioni
Gruppo: Skull Fist
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Mourning

Tracklist
1. Sign Of The Warrior
2. Heavier Than Metal
3. Ride The Beast
4. Blackout
5. No False Metal

DURATA: 21:37

Nel marasma odierno il panorama extreme è alimentato da migliaia di uscite che lo rendono strabordante, d'altro canto c'è ancora per fortuna chi saggiamente si ostina a tenere viva la fiamma dell'heavy metal.
I giovani canadesi Skull Fist è questo che fanno, si propongono come sani portatori di metallo lucido e ottantiano, Exciter, Priest, Attacker, Tokyo Blade, Iron Maiden, Def Leppard e una spruzzata di Motley Crue d'inizio carriera sembrano essere le molteplici influenze primordiali da cui il terzetto trae ispirazione profonda e devota.
I cinque brani che compongono "Heavier Than Metal" (già il titolo dell'ep è tutto un programma) sono l'esaltazione degli anni che furono, inneggiano a quel metal che troppo, sia nella decade passata sia in quella che stiamo per affrontare, è stato malamente messo di lato a favore di estremismi vari non sempre di qualità fra l'altro.
Dalla prima nota emessa dall'opener "Sign Of The Warrior" verrete catapultati indietro di quasi trent'anni ritrovando un sound sporco e speed, tagliente che vedrà giungere i propri apici nella titletrack "Heavier Than Metal" dove trasparirà tutta la carica e genuinità del movimento NWOBHM e una "Blackout" uptempo che spinge forsennatamente.
Non sono da sottovalutare "Ride The Beast" dal flavour priestiano e la conclusiva "No False Metal" chiara dichiarazione d'intenti a difesa dello spirito Heavy Metal.
La prova dei singoli mette in evidenza la voce di Jackie Slaughter che in certi casi si avvicina al Vince Neil migliore, giostra bene l'uso delle varie tonalità non temendo di salir di nota e pur talvolta esitando si mette in gioco, è sintomo di maturità.
Per quanto riguarda la composizione ed esecuzione del riffing, seppur prettamente derivativo, non è un clonazione bensì una rispettosa dedica ai maestri, esalta la voglia di Jackie e Sir Shred di scatenarsi, quest'ultimo non disdegna la fuga solistica e infonde quel tocco melodicamente accentuato che caratterizza le tracce, infine Alison Thunderland, la batterista, se la cava egregiamente fornendo delle basi solide come mattoni e pesta, cazzo!
Stile, sound e attitudine non potranno che far gongolare di gioia gli adoratori del classico per eccellenza, quell'Heavy Metal che ha sfornato act storici a bizzeffe e troppe realtà di gran valore obliate.
Gli Skull Fist dimostrano che ancora ci sono giovani che si avvicinano a questo mondo iniziando com'è giusto dalle basi, dalla musica che gli ha dato vita.
"Heavier Than Metal" si è rivelato come un fulmine a ciel sereno, sperando ci regalino al più presto un full da poter ascoltare a tutto volume, date una possibilità a questo trio terribile, se amate gli eighties un passaggio nel vostro stereo è d'obbligo.

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