lunedì 28 giugno 2010

ECLECTIKA - Dazzling Dawn


Informazioni
Gruppo: Eclectika
Titolo: Dazzling Dawn
Anno: 2010
Etichetta: Asylum Ruins
Autore: Akh.

Tracklist
1. The End
2. Dazzling Dawn
3. Sophist Revenge
4. Les Démons Obsédants Du Regret
5. There Is No Daylight In The Darkest Paradise
6. Experience 835
7. The Next Blue Exoplanet
8. Marble Altar
9. Stockholm Syndrome
10. Corps Décharnés

DURATA: 49:00

I francesi Eclectika escono nuovamente tramite la Asylum Ruins con questo "Dazzling Dawn", si presentano come Avantgarde Black Metal, e bisogna dire che di influenze ne hanno molte.

Il brano iniziale è in pratica un'introduzione di stampo sinfonico veramente ben congeniato in cui la fanno da padrone archi e fiati per un'atmosfera che riesce ad ottenere un buon respiro.

Il registro cambia abbastanza repentinamente con la seguente titletrack e con "Sophist Revenge", in cui ci imbattiamo in un BM battagliero e ruvido (la ruvidità della produzione, soprattutto delle chitarre ritmiche, mi ha spiazzato, poiché non sempre a mio avviso ha saputo cogliere nel segno) che sa trasformarsi grazie all'innesto di venature più melodiche ed elaborate, in cui affiora sovente la voce pulita di Alexandra dalla timbrica curata ma a tratti particolare e che ben si amalgama alla voce aspra di Aurelien. È forse in queste occasioni che la voglia di creare qualcosa di differente esce fuori nel gruppo, miscelando varie tonalità e sensazioni in contesti certamente più standard, comunque i brani hanno buone strutture e tendono a non annoiare.

Ecco però che i nostri ricambiano le carte in tavola con "Les Démons Obsédants Du Regret", fuoriescono esperienze seventies con chitarre acustiche e tastiere ad ampio respiro che per certi giri mi fanno tornare in mente i Faith No More più tranquilli, mentre la presente voce femminile tesse la sua scena ammaliatrice. Eccellente "Experience 835", sonorità Dark Ambient prendono vita in forma pura realizzando un ottimo pezzo, probabilmente il mio preferito assieme a "11 Corps Décharnés", altro brano veramente intenso di chiaro stampo Dark Ambient; a mio avviso ben ci starebbe in un contesto come il finale di "Blade Runner" a livello visivo.

In "The Next Blue Exoplanet" esce fuori con prepotenza una forte influenza degli Alphaville che porta nuove dimensioni al gruppo e dimostra come gli Eclectika non abbiano il minimo timore a mostrarci tutto il proprio bagaglio di esperienze musicali. Con "Marble Altar" e la seguente "Stockholm Syndrome" invece si torna ad assaporare suoni più BM dal classico sapore melodico ma irruento, in maniera da non ammorbidire troppo il lavoro e terminare con un assalto sonoro prima della già menzionata "11 Corps Décharnés" che chiude l'album.

In definitiva, non saprei indicare gli Eclectika come gruppo avantgarde, ma sicuramente per le influenze e per certa sfrontatezza nel cambiare repentinamente i vari registri fra le canzoni, a volte spiazzando l'ascoltatore poco attento, hanno le possibilità di diventarlo, sempre che sappiano in futuro miscelare meglio le loro molte influenze in un corpus unico e migliorando certe asperità in fase di produzione. Gruppo da rivedere alle prossime uscite, per adesso teniamoci alcuni buoni spunti.

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