lunedì 8 febbraio 2010

ANACHRONAEON - As the Last Human Spot In Me Dies



Informazioni
Gruppo: Anachronaeon
Anno: 2007
Etichetta: Stygian Crypt
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Intro
2. Anachronaeon (Where People Live In Dreams)
3. Tornado
4. The Enlish Wizard
5. The Amulet
6. Shadows Taking Over
7. Confessions Of A Lost Soul
8. Reborn By Fire
9. Sweet Tears oO Redemption

DURATA: 56:36



Gli Anachronaeon prendono vita dalla ceneri degli Eternal Failure prima e gli Human Failure in seguito.
I musicisti che infondono linfa vitale al progetto sono quindi gli stessi: Andreas Åkerlind (batteria/percussioni) e Patrik Carlsson (chitarra/basso/voce).
Nel duemilasette la Stygian Crypt riporta in auge il demo "As The Last Human Spot In Me Dies" fornendogli i mezzi per avere un più ampio raggio di visibilità e un suono migliore rispetto alla prima versione, tanto da citarlo adesso come un full vero e proprio.
Nella evidente e alquanto genuina fruibilità le nove tracce che lo compongono non sono prive di pecca ma fanno intendere che i due artisti sappiano dove andare a parare.
E' un metal per certi tratti ricollegabile all'epicità di Vintersorg, la vena heavy che fitta scorre nei vari brani di richiamo maideniano e la buona prova vocale di Patrick soprattutto nell'eseguire un growl che s'accosta in maniera efficace alle basi rendono il lavoro alquanto gradevole, sono più difficili da digerire almeno di primo acchitto le parti cantate in clean dove sono il tempo e una saggia dose di pazienza (sempre che si sia affini allo stile) a far loro guadagnare punti in quanto espressive e dotate di una dose di pathos considerevole.
La tonalità non sempre perfettamente incastrata nelle trame è un difetto che va corretto ma questo di sicuro non mette in secondo piano delle composizioni ben costruite e ricche.
Le tracce più lunghe come "The English Of Wizard" o "The Amulet" nel loro mood d'altro tempo (seppur metallizzato), "Tornado" la quale gode di un'anima progressiva imponente e la conclusiva "Sweet Tears Of Redemption" trova il modo di donarci anche attimi legati a sensazioni doom addicted.
Se non fosse per qualche piccolo problema nella produzione che in parte penalizza la forte spinta epico/classicista della band il valore del disco risalterebbe ancora di più.
Per chi non li conoscesse, il duo svedese può essere una felice scoperta da seguire con attenzione visto che adesso a quanto sembra manca realmente poco all'uscita di nuovo materiale.
Amanti del melodico e del made in Sweden fatevi sotto.

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