lunedì 4 gennaio 2010

SYMPHONY X - The Divine Wings Of Tragedy


Informazioni
Gruppo: Symphony X
Anno: 1997
Etichetta: InsideOut Music
Autore: Mourning

Tracklist
1. Of Sins And Shadows
2. Sea of Lies
3. Out Of The Ashes
4. The Accolade
5. Pharaoh
6. The Eyes of Medusa
7. The Witching Hour
8. The Divine Wings Of Tragedy
9. Candlelight Fantasia

DURATA: 65:26

1997, l'anno della terza uscita dei Symphony X "The Divine Wings Of Tragedy" e la definitiva consacrazione a band di valore assoluto e fra le stelle dello stile che miscela prog/power e neoclassico.
La formazione del chitarrista Michael Romeo e del cantante Russell Allen (entrato in line up col precedente "The Damnation Game") si scrolla di dosso qualsiasi dubbio di sorta o anche piccola esitazione si possa avere sul loro operato creando uno dei must per chi segue un certo filone musicale.
Loro stessi difficilmente riusciranno a ripetere l'impresa di produrre un disco fresco, tecnicamente esaltante e mai monotono come il suddetto, non ci sono attimi che vi permettano di distrarre l'attenzione dalla prestazione offerta da una combo completa in tutti i suoi reparti che vede oltre i già citati, Michael Pinnella (Tastiere), Jason Rullo (Batteria) e Thomas Miller (Basso).
Una prova mascolina che oltre a mettere in mostra le evidenti qualità dal lato compositivo di Romeo fa intravedere ancor più chiaramente l'espressività e l'emozionalità che la musica degli X riesce a trasmettere. Uno dei punti di forza in seno alla band è proprio la capacità di infondere uno stampo proprio e riconoscibile ai brani, e se con "Of Sin And Shadows" si parte in velocità, una "Out Of The Ashes" ci rimanda al tocco neoclassico, c'è sempre stato un collegamento trasversale che in un certo senso ha unito due realtà come i Queen e questi ragazzi che volenti o nolenti sembrano averne la benedizione.
E' realmente difficile per chi ama la musica a prescindere dallo stile o dalla tipologia d'ascolti che si segue non riconoscere la bravura e l'eleganza con cui il quintetto espone l'arte forgiata, "The Accolade" è l'incarnazione del metal nella sua versione più intima e sognante, la tastiere ricamano, le chitarre imbastiscono, è un abito d'alta classe che va tenuto (ascoltato) con cura.
Di pasta ben diversa sono le successive "Pharaoh" e "The Eye Of Medusa" legate a tempi e storie che furono, è l'energia la marcia in più che muove il motore dei due brani, Russell oltre al suo classico pulito graffia mettendo in chiaro di saper essere tutt'altro che gentile su richiesta delle note, tornando ad esprimersi in esteso in una "Witching Hour" andante/allegra prima che il colosso "The Divine Wings Of Tragedy" inizi a prender lentamente forma.
Dopo aver vissuto quasi mezz'ora di musica euforica, ricca di cambi di tempo e dinamismo, assoli pirotecnici cosa ci si doveva aspettare da quest'opera mastodontica? Semplicemente i Symphony X in bella mostra nello sfruttare il repertorio da loro conosciuto in tutte le possibili e inaspettate maniere.
Picchi che vanno dalla musica classica al progressivo si nascondono per apparire improvvisi in un'opera nell'opera, perchè solo in tal modo è possibile definire queste "Divine Ali Della Tragedia".
Romanticismo espresso in note, cavalcate sui tasti, quell'unione di un'anima quasi settantiana che si fonde nell'essenza metallica della band creando una risultante unica, sì perchè loro quel quid che manca a troppi act che calcano il genere l'hanno sempre avuto per loro fortuna.
Tocca a "Candlelight Fantasia" dar conclusione al viaggio intrapreso, avvolgente, melancolica, come se il gioco d'ombre delle candele stesse tenti di portar via con sè quella tristezza che cinge un'anima sola.
Parlare della prova dei singoli in quest'album sarebbe svalutante, è la coralità, la totale armonia delle orchestrazioni e il rispetto strumentale che guida "The Divine Wings Of Tragedy", non vi è un solo secondo che meriti d'esser lasciato passare senza ascolto, è un disco di quelli che segnano
la Musica in maniera indelebile, mi chiedo come mai vengano messi di spalla ai Dream Theater che discograficamente parlando hanno degli alti e bassi spaventosi cosa non riscontrabile nell'intera produzione sinora messa a segno dai Symphony X, la vita è realmente strana e ingiusta.
Piccola divagazione a parte, non lasciatevi scappare l'occasione d'avere questo disco nella vostra collezione, è un prezzo pregiato di quelli come ne esistono realmente pochi.

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