domenica 24 gennaio 2010

RIDE FOR REVENGE - Wisdom Of The Few


Informazioni
Gruppo: Ride For Revenge
Anno: 2009
Etichetta: Bestial Burst
Autore: ticino1

Tracklist
1. Ghostship
2. Wisdom Of The Few
3. No Saviour No Return
4. Dungeons Of The Original Sin
5. Dedicated To Destruction
6. The Key Of Knowledge
7. Passages for Greater Self
8. Morning Won't Bring a Twinkling Star
9. Justification/The Circle Remains Closed

DURATA: 44:11

Ride For Revenge? Finlandia? Black Metal? Le mie pretese sono improvvisamente elevate. La Finlandia è un paese con pochi abitanti. Cito Wikipedia: 5.326.314 (31 dicembre 2008). Se si pensa a quanti gruppi e progetti ci raggiungono dal paese delle renne e dei fiordi, viene da pensare che la maggior parte degli abitanti partecipino non solo a un progetto, ma piuttosto a parecchi progetti contemporaneamente.

Con mani tremanti apro il pacchettino contenente il CD. La copertina è minimalista, mistica e priva delle simbologie tipiche del genere. Il libretto si limita a offrire la possibilità di leggere i testi dei pezzi, senza informare il lettore sul progetto. Dopo avere inserito il disco nel lettore, sono investito da una cacofonia provocata giocando con le corde e diversi bottoni della chitarra. Resto perplesso fino al momento in cui mi rendo conto che si tratta solo del preludio. La prima impressione risveglia ricordi di gruppi come Beherit o Archgoat. L’unica cosa che manca è la velocità dei gruppi citati. Alcuni definirebbero la musica dei “Ride For Revenge” come “Ritual Black Metal”. I pezzi sono relativamente monotoni, minimalisti, lenti e ipnotici. Gli inserti sperimentali sono ben piazzati e non snervano l’ascoltatore interessato. Secondo me l’essenza del progetto si trova ascoltando la quarta canzone intitolata “Dungeons Of The Original Sin”, in cui sono riuniti tutti gli elementi che formano il fascino dei pezzi.

Il disco non è adatto per te metallaro convinto che Marduk, Mayhem e Darkthrone rappresentino il male. “Wisdom Of The Few” è dedicato all’ascoltatore (di black e non) che cerca il limite e che è aperto per musica meno appetibile e più sperimentale. Qui il commercio che è diventato il “black metal moderno” non trova posto.

Dal canto mio non mi pento dell’acquisto.

Gli amanti del vinile prendano nota che la “Northern Heritage” dovrebbe pubblicare quest’anno la versione adatta al vostro gusto.

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