lunedì 11 gennaio 2010

DARKRISE - Built


Gruppo: DarkRise
Anno: 2009
Etichetta: Great Dane Records
Autore: Mourning

Tracklist:
1. ...To Perform
2. Invisible Disease
3. Feed This Hate
4. One Race: All Racist
5. Our Victory
6. And Then... To Kill Myself
7. Neuronal Interference
8. Facing The Storm
9. Inescapable Decision
10. Skilfully Perverse Mechanism


DURATA: 45:20





Suonano brutal e vengono dalla Svizzera, hanno dieci anni di carriera alle spalle e dopo vari problemi di stabilità di line-up i DarkRise sotto l'ala della Great Dane Records pubblicano il loro terzo maturo lavoro dal semplice titolo "Built".
Si perchè c'era da ripartire, ricostruire e dare un'impronta netta tanto da scegliere di registrare in uno degli studios che sono sinonimo di qualità per il death in Europea: gli "Hertz" conosciuti per l'operato svolto per nomi altisonanti come Behemoth e Vader ma che recentemente hanno visto passare da lì molte delle nuove (e non) leve.
Infatti la prima cosa che si nota è come la produzione sia curata anche se non perfetta, mette in risalto la buona tecnica dei ragazzi sia come riff maker sia in fase solistica e dona visibilità a un basso che dinamicamente si muove usando anche lo slap per cercare soluzioni diversificate.
L'unica magagna (se così la si può definire) è il sound della cassa sin troppo sparato e plastificato, un lavoro più denso e di spessore avrebbe dato una marcia in più.
"Built" in compenso è una vera mazzata sin dalle note iniziali, ha come apice un terzetto di brani composto da "Invisible Disease", "And Then...To Kill Myself" e la perla "Neuronal Interference", dove la vena brutale e la sincopatia meshugghiana si fondono dando forma a una macchina da guerra pronta a mettervi sotto al suo passaggio.
Il resto del platter non è della qualità delle tre citate ma si staglia tranquillamente al di sopra della media, facendosi ascoltare anche se in più casi il deja vù è quasi naturale non che questo sia per forza una pecca, perchè se è vero che questo risulta essere a discapito della personalità c'è da dire che la solidità che il disco evidenzia nel suo svolgere è un pregio di non poco conto.
La voce di Luc si destreggia bene, sia nelle parti più acide sia in quelle più profonde e con Nicolas completa un'accoppiata chitarristica di tutto rispetto, cosa che vale altrettanto per le basi fornite da Will al basso e Guido dietro le pelli, riescono a farsi valere e lasciare il segno.
Non avremo un capolavoro nel nostro stereo ma "Built" è un album capacissimo di farvi sbatacchiare dimostrando d'avere le qualità giuste per piacere a chi segue il genere con passione, date loro una possibilità e chissà che non vi sorprendano.

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