mercoledì 2 dicembre 2009

TEITANBLOOD - Seven Chalices





Informazioni
Gruppo: Teitanblood
Anno: 2009
Etichetta: Noevdia / Ajna / Dauthus
Autore: ticino1

Tracklist
1. Whore Mass
2. Domains of Darkness and Ancient Evil
3. Interlude (Arabian title)
4. Morbid Devil of Pestilence
5. Interlude (Sanskrit title)
6. Infernal Dance of the Wicked
7. Interlude (Cuneiform title)
8. Seven Chalices of Vomit and Blood
9. Qliphotic Necromancy
10. The Abomination of Desolation
11. The Origin of Death

DURATA 58:55



Cosa ci si aspetta dalla Spagna? Il Barcellona legna il Milan, formaggio manchego che matura nelle cantine e cortadores che affettano prosciutto per allegri festaioli. Malgrado questo paese non abbia una tradizione metal conosciuta e affermata, vi appaiono ogni tanto gruppi validi da tenere d’occhio. Uno di questi si chiama Teitanblood e semina odio e blasfemia nel mondo da Madrid. Dopo alcuni demo e split, si mormorava dell’uscita di un full che finalmente risultò essere una raccolta dei vecchi pezzi rimasterizzati. I fanatici furono risvegliati dalla notizia, che nel calderone di Satana cuoceva la pozione per profanare la croce in nome dei Seven chalices!
Dopo avere aperto il pacchetto ricevuto, esaminai attentamente come d’abitudine l’ottica del CD. Non ci sono dubbi. La copertina mantenuta strettamente in bianco e nero, disegnata in matita, è il segno di autenticità di un lavoro marchio Teitanblood. Sfogliando il libercolo, risaltano immagini che mi ricordano vagamente le allucinazioni di Lovecraft. Dubito che siano dei testi, le scritte che s’incontrano qui e là. Credo piuttosto che si tratti di frasi malefiche, dedicate a tutti i credenti di questo universo.
Poi arrivò il momento decisivo: solennemente inserii il dischetto nel mio player e fui sorpreso di vedere sul display, che la durata si aggira attorno ai cinquanta minuti. Fatto strano per un disco di questo genere. Il mio primo pensiero fu, che alcuni puristi si sentiranno traditi. La produzione, infatti, è pulita e professionale, lontanissima dalle registrazioni riprese su cassetta, a quattro piste. Dopo l’ascolto dell’intro (torneremo più avanti su questo tema) mi sorprese di sentire meno tirate affannanti come offerte d’abitudine da questi musicisti. La ritmica è ancora veloce, ma allo stesso tempo pesante e segnata da passaggi più lenti in stile Bolt Thrower. Più avanti mi colpirono pezzi molto più influenzati dai primi gruppi grind (Napalm Death con Scum per esempio). Ascoltando attentamente troverete influenze da ogni angolo delle vecchie scuole estreme, siano thrash, grind o death. Paragonato ai dischi e demo precedenti, Seven Chalices è un lavoro molto più maturo, variato e poco tipico per il black death che s’incontra abitualmente. Pezzi come Infernal dance of the wicked faranno accelerare il polso di tutti i fanatici portatori di maschere a gas e di ferraglia varia e provocheranno in concerto non pochi colli rotti. Non è facile definire il tutto, ma credo che per descrivere la musica su questo disco, si possa marchiarla come una via di mezzo fra Archgoat e Naked Whipper con un tocco di modernità.
Quando guardo la copertina e ascolto il disco, mi viene il sospetto, che si tratti di un lavoro di concetto. Le immagini e le scritte toccano temi provenienti da diverse religioni. Whore mass è un’intro, seguito da intramezzi che riprendono il contenuto del booklet. Che siano riti provenienti dagli inferi delle diverse religioni?
Mi chiedo ora, dove porterà il sentiero preso da questo gruppo. Fino a poco tempo fa la loro pagina non funzionava, in rete si trovavano pochissime informazioni e le loro registrazioni erano solo ottenibili a prezzi esorbitanti. Nel giro di poco tempo è uscita la raccolta citata e (ahimé) non solo Teitanblood riattivò il suo sito, ma aprì una pagina myspace.
OK, torniamo sul tema! L’idea del concetto, anche se non verificata, mi piace. D’altro canto trovo troppi punti, che mi danno un’impressione di déjà-vu. Ora mi trovo davanti a un dilemma. Non considero altamente la musica che si ripete. Il disco è veramente ben fatto. Non voglio essere pignolo e mi lascio trascinare dall’istinto e dalla passione: invece di 6 su 10 onoro questo lavoro con 8/10 punti!

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