sabato 5 dicembre 2009

SUFFER IN SILENCE - Brutal Realities



Informazioni
Gruppo:Suffer in Silence (Ita)
Anno:2009
Etichetta:SG Records
Autore:Mourning

Tracklist:
1. Perceptions
2. Absurd Humanity
3. The Brutal Reality (of life
4. All The Evil Of The World
5. Killer Thoughts
6. Lament
7. Without Gods
8. Eatshit!
9. Delete
10. Suffering In Silence

DURATA: 32:29



E' arrivata l'ora di veder pubblicato un disco anche per i romagnoli Suffer In Silence, dopo aver firmato per la Sg Records ecco che viene rilasciato "Brutal Realities" primo sostanzioso lavoro dei ragazzi attivi dal 2002.
I rallentamenti dovuti ai cambi di line-up sembrano finalmente cosa superata e legata al passato, ci troviamo dinanzi una formazione che finalmente dopo la prestazione positiva del demo omonimo "Suffer In Silence" trova spessore e una prima sorta di maturità.
E' un death che suona moderno, dove melodia e impatto camminano di pari passo, influenze thrash e brevi incurisioni dal gusto blackish fanno ogni tanto capolino nelle composizioni variegandole.
Richiami alla scuola svedese degli At The Gates sembrano evidenziarsi in "The Brutal Reality (Of Life)" con ritmiche degne della lezione "Slaughter Of The Soul" combinate ad un'espressione violenta e ben eseguita, così come nella successiva "All The Evil Of The World" che sfrutta bene le doppie voci e una struttura per quanto semplicistica indovinata.
Il disco si trascina come un onda "Killer Thoughts", "Lament", "Eatshit" non spostano il tiro al contrario rincarano minacciosamente la dose ed è un piacere notare che una formazione italiana non si limiti ad essere un clone nè manchi di propositività.
Se è vero che il deja-vu nei brani scatta automatico (soprattutto per il riffing comunque valido) c'è però una percezione dello sviluppo melodico aggressivo e dal tratto personale che non dispiace punto che viene evidenziato in "Without Gods" e "Delete" straniante e allentata.
I ragazzi si esprimono bene, il songwriting è sciolto, gli episodi dinamici e ci sono buone prospettive di miglioramento, la solistica è poco incidente sul peso complessivo, forse non elaborata ma indovinata così come la vocalità che nelle fasi growl/scream rende bene l'idea e s'appoggia a dovere sulle basi.
Uno dei punti di forza è il batterista, roccioso ma allo stesso tempo aperto a cambi improvvisi anche sfrontati alle volte (non sempre perfetti) ma che denotano carisma, l'uso delle tastiere alle volte troppo alte come volume stona leggermente, ma piccola constatazione che non intacca il valore della release che ha una produzione con lievi sbavature come quella appena accennata.
I Suffer In Silence hanno messo in piedi una prima prova di tutto rispetto, se questa base creata darà loro possibilità di evolversi e dare un seguito di valore avremo un'altra band nostrana degna d'essere menzionata e supportata.

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