martedì 1 dicembre 2009

PARADISE LOST - Gothic





Informazioni
Gruppo: Paradise Lost
Anno: 1991
Etichetta: Peaceville Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Gothic
2. Dead Emotion
3. Shattered
4. Rapture
5. Eternal
6. Falling Forever
7. Angel Tears
8. Silent
9. The Painless
10. Desolate

DURATA: 39:24



Negli ultimi anni si parla di Gothic e troppo spesso si sentono nominare band come Lacuna Coil, Epica, Nightwish o addirittura gli Him cosa che per certi versi mi fa alquanto rabbrividire, visto che se faccio mente locale il primo nome che mi sovviene non può essere che quello dei “Paradise Lost” che con il loro disco “Gothic” hanno dato vita vera al filone.
Si parla di tempi in cui gli Anathema e i Katatonia di rock alternativo non avevano nulla e suonavano pesante dando alla luce perle del calibro di “Crestfallen” e “Dance Of December Souls” o i My Dying Bride mettevano fuori la testa con “As The Flower Withers”.
Il sound era scuro e cupo e se è vero che i Paradise furono i primi ad innestare nei loro brani degli sprazzi di tastiera e voce femminile, a dare un tocco melodico personale è anche vero che riuscirono a creare un sound talmente proprio e riconoscibile al primo ascolto da rendersi inconfondibili.
Un’anima che si confrontava con death, rallentamenti doom e lievi accelerazioni che tendevano al thrash il tutto condito con melodie amaramente dolci.
Disco dopo disco il loro suono mutò ma tutto ebbe inizio da “Gothic”.
Basta ascoltare una “Dead Emotion” nel suo variegato composto che apre le braccia a quelle che erano le influenze ponderatamente chiamate in causa della band.
La successiva “Shattered” vive di anima completamente diversa più melodicamente abbordabile, meno decadente più metallicamente presente, la voce di Nick Holmes mette di lato il classico growling per dar vita ad un’interpretazione profonda e rauca che alle volte si lascia andare in brevi
e soffocate urla.
Si può trovare difetto ad un platter composto in maniera più che oculata e dove ogni singola nota spande atmosfere cupe e celate di un nero profondo che non ha nulla a che vedere con ciuffetti emo e cantantesse con petti in bella mostra?
Così si viene rapiti in successione da una oscura “Rapture” o dalla coinvolgente ed andante “Eternal” talmente catchy nel suo essere da risultare anti-commerciale visto la piega che ha preso questo termine, andare che si evidenzia nelle successiva “Falling Forever” per poi dare spazio ad “Angel Tears” strumentale che fa da ponte prima che i toni tornino ad essere accentuatamente cupi con “Silent” riproiettando il lato ancorato al suono matrice da cui deriva la loro ispirazione, ricca si di riff ad ampio respiro ma con un forte alone grigio cinereo, una coltre densa che le note marchiano in modo netto.
La velocità aumenta con “The Painless” che assesta l’ultimo colpo deciso prima che l’outro “Desolate” ci consegni all’oblio della fine.
Un disco monumento, uno di quelli che ritengo essenziali se ci si vuole avvicinare al genere, uno di quelli che si consiglia se si vuole ascoltare buona musica, un disco semplicemente da avere!

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