mercoledì 2 dicembre 2009

MONUMENT OF BONES - Cemetery Dirges





Informazioni
Gruppo: Monument of Bones
Anno: 2009
Etichetta: Shepherd Of Rot Records
Autore: Mourning

Tracklist
1.Until She Rots….
2.Hordes from Beyond
3.The Chosen
4.The Labyrinth (Instrumental)
5.Return Of The Carpathian Wolves
6.Carniverous Lunary Activity

DURATA: 24:31



I Monument Of Bones formazione americana di death metal godono della presenza del signor Richard Christy (Death, Control Denied, Acheron) probabilmente l’elemento più conosciuto in line up anche se i restanti membri sono tutti attivi da anni ormai nell’underground americano facendo parte di band come Burning Inside, Frost And Fury, Public Assassin.
Non manca quindi nè l’esperienza nè l’attitudine al genere e questo lo si riscontra da subito data la bontà del promo che mi è stato gentilmente recapitato dal chitarrista nonchè compositore di musiche e liriche Joel Bagley.
Un death che punta molto sull’atmosfera cupa e la profondità del suono spesso dilatato lasciandosi alle spalle velocità o riff intricati.
Diretto, alquanto semplicistico nel suo scorrere ha come obiettivo unico quello di sprigionare una carica orrorifica pregna di nero tantochè loro stessi definiscono lo stile Horror metal.
Il promo si apre con la lancinante e doomica “Until She Rots…And Lies Stinking In The Earth” seguita dalla tetra “Hordes From Beyond” che ha inizio con un solos pulito prima che una voce recitato/evocativa accompagnata da tappeti di synth dia il vero e proprio là al brano.
All’interno vi è una seconda voce acuta e stridula quasi Mercyful faithiana (non come qualità, King Diamond è impossibile da eguagliare nel suo stile) che si pone di contro al growling marcescente, entrambe ad opera di Greg Ponder.
Sembra d’esser rinchiusi in una cripta, questo soffocante, cimiteriale alone da vita alla terza traccia “The Chosen”, a metà d’essa si slancia un bell’assolo veloce e possente prima che i ritmi tornino ad essere dominati da un semplice ed accattivante cadenzato.
“The Labyrinth” strumentale è l’ennesima dose rincarante la plumbea coltre, assoli a profusione e tanta psichedelia accompagnata dal rumore (perchè tale si può definire) di un doppio pedale che sembra un macinino da caffè ma che infonde quel senso di macerazione a pennello per il genere.
“Return Of The Carpathian Wolves” riprende le caratteristiche di “Hordes From Beyond” c’è un che di classico nel loro sound un trasporto ottantiano, un feeling personale intenso.
La chiusura di quest’anticipazione sul full che uscirà a breve (”Cemetery Dirges” conterrà sedici brani) è affidata a “Carniverous Lunar Activity” un brano che incarna pienamente l’animo compositivo del combo variando da brevi parti veloci ad altre ampie in cui si diletta solo una chitarra pulita per poi riprendere il suo corso con un bell’assolo dal tratto pulito/delirante che lo condurrà verso lo scemare.
Le tastiere mai invasive ma che accennano melodie oscure e di certo non rassicuranti, una batteria dal suono crudo e scarno, vena solistica ispirata e brani che hanno uno stile proprio cosa si può chiedere di più?
Attendendo l’uscita del debut dei Monuments Of Bones vi consiglio vivamente di fare un salto sul loro space per iniziare a prender confidenza con il loro stile, se siete amanti del cinema horror e di quel mondo in genere potrebbero essere la vostra colonna sonora di molte notti insonni.

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