venerdì 4 dicembre 2009

ICED EARTH - The Dark Saga





Informazioni
Gruppo: Iced Earth
Anno: 1996
Etichetta: Century Media
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dark Saga
2. I Died for You
3. Violate
4. The Hunter
5. The Last Laugh
6. Depths of Hell
7. Vengeance Is Mine
8. Scarred
9. Slave to the Dark
10. A Question of Heaven

DURATA : 43:49



Correva l’anno 1996 quando Schaffer diede i natali all’opera di mezzo del periodo d’oro della prima era Barlow.
Un disco stilisticamente scarno, senza molti fronzoli, Dark Saga; sicuramente il più diretto della discografia degli Iced, dove le venature thrash abbondano ed il sapiente lavoro dietro le pelli di un genietto come Mark Prator con scelte semplici ed azzeccate gli fa guadagnare impatto e corposità.
Pattern vario e ben gestito anche nella scelta della tracklist, che fa sussultare passando per una romantica e dolciastra “I Died For You” ad una violenta e rozza “Violate”, così come alla trascinante “Vengeance Is Mine” tocca l’arduo (e ben riuscito) compito di tenere unito il disco e condurci verso l’ascolto della trilogia finale composta da “Scarred” ,”Slave To The Dark” e “A Question From Heaven”, che racchiude in toto l’operato stilistico marchio di fabbrica Schafferiano. Un racconto unico di un’anima persa che, condannata all’oscurità, riesce alla fine a ritrovare la strada che lo condurrà ad un’ascesa celeste. La prova della formazione è impeccabile, con un Barlow a dir poco stratosferico che si esibisce in tutto il suo repertorio, dallo screaming graffiato ai sussuri, voce totalmente pulita e parti rabbiose sempre calzanti e mai scontate che invitano con piacere l’ascoltare ad accostare la propria voce alla sua.
John viveva il suo periodo più ispirato (appena due anni dopo avrebbe creato quel “Something Wicked” da molti ritenuto suo apice compositivo) e in questa creatura dà sfogo alla parte del suo animo legata all’istintività, senza mai tralasciare dei piccoli spazi riflessivi che da sempre lo contraddistinguono.
L’album in effetti è un concept ben preciso che un passo dopo l’altro ci conduce fra le fiamme infernali tramite il dolore per un’amore perso, il tradimento subito, la voglia di vendetta e le varie emozioni che tendono a portare l’uomo verso il punto più basso della sua personalità, rendendolo privo di quella stessa umanità che dovrebbe contraddistinguerlo dalla bestia.
La produzione è perfetta e dà quella spinta in più (come se ne avesse bisogno), definendo al meglio gli strumenti con un suono di rullante perfetto ed arrangiamenti, seppur minimali, curati e minuziosi che non creano falle all’interno del disco.
Chi non avesse mai ascoltato un disco degli Iced Earth iniziando con questo avrebbe una visione completa e variegata di tutto quello che Schaffer è riuscito ad inserire nelle sue composizioni negli ormai molti anni di carriera.
Piccolo gioiello di estremo valore.

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