sabato 5 dicembre 2009

FIRTH OF DAMNATION - Carpe Diem




Informazioni
Gruppo:Firth Of Damnation
Anno:2008
Etichetta:Candarian Demon Productions
Autore:Mourning

Tracklist:
1. An Awakening Disharmony
2. Unraveling the Mischief
3. Day Dreams To Nightmares
4. No Fate But What We Make
5. Undrempt Rapture
6. The Burning Of April
7. Impending Demise
8. The Art Of Day To Night
9. Forever In the Flame
10. Under Death's Haven
11. Carpe Diem
12. Final Moments

DURATA: 42:59



Secondo full per la one man band americana di Nvathron, il black metal offerto dai "Firth Of Damnation" ha di suo una buona proposta basata su un classico old school di scuola darkthroniana a cui viene aggiunta una forte dose d'atmosfera creata dall'innesto prepotente dei synth.
I dodici brani che compongono "Carpe Diem" sono variegati nel loro snodarsi, strana la scelta da parte del mastermind di piazzare un brano di stile ambient ogni due che invece tendono a ricalcare il black più marcio.
La struttura dei pezzi non complicata agevola il fattore impatto e regala delle chicche quali "An Awakening Disharmony" o "The Art Of Day To Night".
E' un disco alquanto umorale, vive dello stato d'animo di chi gli ha dato vita tanto che i brani ambient sembrano decisamente esprimere dei sentimenti precisi e ben delineati ad esempio "Day Dreams To Nightmares" è molto mistica quasi a creare una sorta di magia o la conclusiva "Final Moments" possiede il titolo calzante a una conclusione dedita all'oblio.
La produzione mette in risalto la batteria che pur molto presente non crea un danno effettivo alla musica anzi potrebbe esser anche interessante come scelta dato che le chitarre in alcune soluzioni sembrano porgersi al livello d'essa fondendosi a monolite in altre gli si pongono al di sotto lasciando che la marzialità del suo suono sia preponderante.
Lo scream grattato di Nvathron si fa sentire e non poco imponendo un suo marchio (non sempre apprezzabile), così come alcuni dettagli vedi la tempistica o i suoni in generale potevano essere curati più nel dettaglio.
In definitiva ci troviamo dinanzi non a un capolavoro ma un disco che si lascia ascoltare senza problemi, a qualcuno esalterà, a qualcuno potrà anche non piacere ma il percorso di quest'americano sta a piccoli passi assumendo forma propria.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute