giovedì 3 dicembre 2009

FEEBLE MINDED - Pernicious Intergrowth





Informazioni
Gruppo: Feeble Minded
Anno: 2009
Etichetta: Pernicious Intergrowth
Autore: Mourning

Tracklist
1. Pernicious Intergrowth (intro)
2. Recycling Despair
3. Entrails on the Wall
4. Scars on Me (Manifest)
5. Cerebrasthenia
6. Nothing but Blood
7. Three Walls Maze
8. Blood Eye Barrier
9. I Am God (BROKEN HOPE cover)

DURATA: 26:00



Attivi sin dalla seconda metà degli anni novanta i Feeble Minded dopo un buon primo lavoro “Meanwhile We’re Alive” pur rimanendo vivi e vegeti non erano più riusciti a bissare la prova iniziale producendo qualche split e nulla più.
Anno 2009 finalmente sotto l’ala protettrice della Grodhaisn Prods la seconda fatica del combo ceco prende vita, “Pernicious Intergrowth” formato da nove brani per soli ventisei minuti di durata.
E’ un death metal brutale quello che la band scatena nella miglior proposizione del genere con richiami ad act storici come Suffocation e Broken Hope senza tralasciare sfuriate in stile grind marchio di fabbrica della loro nazione.
“Recycling Despair” ricorda in maniera evidente i Suffo e l’album ha i suoi picchi in “Entrails On The Wall”, “Cerebrastenia” (entrambe con le guest vocals di Luboš “Fred” Kristek singer degli Smashed Face e Translunaria) e in una “Blood Eye Barrier” arricchita dal supporto chitarristico di Jarda Šantrucek.
Ci vanno giù pesante e lo fanno in maniera diretta riuscendo a coniugare attimi di puro grezzume sonoro ad altri con sviluppi tecnici interessanti.
La traccia finale è una cover di quelle che spaccano le ossa, la scelta cade su uno dei brani fra i più belli e sottovalutati dei Broken Hope (band dalle indubbie qualità ma con scarsa fortuna) parlo di “I Am God” estratta da un gioiello sconosciuto a troppi dal titolo “Loathing”.
Il Death metal della band americana è affine allo stile dei Feeble Minded che ne ripropongono una versione ben suonata che non fa rimpiangere l’originale.
Per non lasciare nulla al caso i ragazzi si sono affidati al signor Pär Olofsson (Spawn Of Possession, Psycroptic, The Faceless, Exodus) per curare l’artwork di “Pernicious Intergrowth” dando risalto anche all’occhio che vuole la sua parte.
Nuova prova, nuova linfa, stessa voglia invariata, gli anni passano e come il vino invecchiando si son migliorati ed affinati, una band su cui contare se si vuole ascoltare una giusta dose di brutalità come si deve!

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