martedì 1 dicembre 2009

COMMUNIC - Payment Of Existence


Informazioni
Gruppo: Communic
Anno: 2008
Etichetta: Nuclear Blast Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. On Ancient Ground
2. The Abandoned One
3. Becoming Of Man
4. Payment Of Existence
5. Through The Labyrinth Of Years
6. Raven’s Cry
7. Unpredictables Of Life
8. Stone Carved Eyes

DURATA : 01:02:42

Il combo norvegese dedito al Progressive Heavy/Power si rifà vivo dopo due anni dall’uscita di quella buona conferma che fu “Waves Of Visual Decay” con un nuovo lavoro di zecca intitolato “Payment Of Existence”.
Otto tracce che nel loro complesso superano di poco l’ora d’ascolto, un disco mastodontico dove ogni pezzo è ricco e curato nei minimi particolari.
Consci del fatto che col predecessore avevano trovato una loro forma, con questo terzo platter tendono a personalizzare lo stile discostandosi in parte da quelle che erano le influenze madri (vedasi Nevermore), trovando soluzioni che pescano sia dal classico stile heavy progressivo senza sdegnare le loro solite accellerazioni thrashy.
Si nota come il lavoro di chitarre riesca a passare da ritmiche tritaossa a parti acustiche con una facilità disarmante, gli assoli siano piccoli gioielli incastonati nei pezzi (”The Abandoned One” ne possiede un esempio), di come la voce abbia trovato una sua dimensione che non sfocia più nel lirismo forzato, bensì gioca su campi più liberi e legati alla vocatività espressiva, certo è che qualche richiamo a maestri del power (Harry “The Tyrant” Conklin” alle volte è percettibile, qualcosa di suo vi è nelle note emesse dal bravo Oddleif) scappa anche per assonanza.
Il composto risulta ancor più vivo e dinamicamente valido rispetto al passato, riesce ad apportare (anche se in parte) quella svolta che la formazione si era preventivata, regalando una perla dopo l’altra, pezzi marcatamente di vena thrash come “Becoming Of Man” o “Raven’s Cry”, si alternano ad altri più classici (termine da usare con le pinze con loro) come l’omonima “Payment Of Existence” o “Through The Labyrinth Of Years”.
L’accoppiata Tor Atle Gabrielsen-Andersen/Erik Mortensen renderebbe la vita facile a chiunque suonasse con loro, data la bravura e la perizia esecutiva nel creare e suonare le loro basi inoltre per questa release la band si è avvalsa del supporto del tastierista degli Anubis Gate (da tenere sott’occhio dello stesso filone musicale) Kim Olesen.
I suoi tappeti e le piccole inserzioni rendono ancor più ricco il sound senza appesantirlo, donando quel tratto onirico in più che non guasta.
Se uno dei problemi iniziali (senza averlo ascoltato) poteva sorgere dalla durata dei pezzi, alla fine della messa on air, si è autorisolto.
Il valore complessivo dell’operato è talmente valido da non far pesare per nulla quest’aspetto, un album che per chi li conoscesse già spiazza in maniera inaspettata (e positiva) ed ha bisogno di più ascolti per essere goduto appieno, per chi s’approcciasse con questo al loro stile rimarrà piacevolmente colpito dal modo di far musica e dalle ottime composizioni.
Da non perdere.

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