martedì 1 dicembre 2009

CHAOSYS - Mechanically


Informazioni
Gruppo: Chaosys
Anno: 2008
Etichetta: Self Released
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Awesome Intro
2. PSDL
3. Equality/Duality
4. Darkest Of The Deceptive
5. Indifference

DURATA : 11:06

Che la Svezia sia patria di un certo tipo di sonorità è evidente e che il Melodic Death/Thrash abbia trovato proprio nelle lande svedesi i migliori rappresentanti è altrettanto consolidato dato che gente come Darkane e The Haunted hanno creato vere e proprie schiere di seguaci chi più chi meno validi.
I Chaosys ripartono da quelle direttive sonore proponendo nel loro ormai quarto demo un lotto di brani che pesca a piene mani nel sound delle suddette formazioni avvalendosi della collaborazione non da poco di Lawrence Mackrory come produttore (ex singer dei Darkane nel loro album migliore a mio parere “Rusted Angel” ed ex Andromeda (Swe) ) che di certi ambiti se n’intende.
I brani per quanto derivativi sono piacevoli e scorrono in maniera agevole molto più di quanto i grandi nomi già citati siano riusciti a fare negl’ultimi anni di carriera soprattutto grazie a una certa ingenuità di fondo che li rende apprezzabili e genuini dando a “PSDL” o la conclusiva “Indifference” quel quid in più.
Si muovono su mid tempo sparati e qualche break in cadenzato riuscendo a sorprendere solo nella fase di solo quasi jazzistica di un’ispirata “Equality/Duality” e nello spunto clean vocal della conclusiva “Indifference” forse un po’ poco ma è il complesso che denota un netto passo in avanti di questi ragazzi, hanno affinato e migliorato evidentemente le qualità tecniche ed espressive al cospetto del recente passato e se ancora manca la personalità spiccata viene spontaneo chiedersi come mai loro non trovino sbocco e realtà nettamente più scadenti nel complesso e che vivono delle stesse carenza di base siano incluse in roster di label alquanto influenti?
Ripartendo da quanto fatto sinora e concentrando lo sforzo in larga scala magari producendo un full avranno la possibilità di farsi notare ancora di più soprattutto dagl’appassionati del genere e magari sviluppare quelle idee che differenzino in modo più netto il loro suono dalle band capostipite del filone.
Da riascoltare in futuro augurandogli di avere fra le mani un loro album al più presto e trovarli ancora migliorati.

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