sabato 5 dicembre 2009

CEREBRUM - Spectral Extravagance






Informazioni
Gruppo:Cerebrum (Grc)
Anno:2009
Etichetta:Lacerated Enemy Records
Autore:Mourning

Tracklist:
1. Fragments Of Illusion
2. Scatter-Brain
3. Pattern Of Fear
4. Intolerable Ado
5. Epiphysis Thrive
6. Edge Of Parallel Circles
7. Beyond Imagination
8. Thorns Of Weakness
9. Salvia Divinorum
10. The Prologue Of Completion (instrumental)
11. Shreds Of Remains

DURATA: 42:45

La Grecia negli ultimi anni ha sfornato e sta sfornando realtà che coprono interamente il panorama death nei suoi vari ambiti e sfaccettature, basti pensare a band come Terrordrome, Dead Congregation o Inveracity.
I Cerebrum arrivano al debut e appartengono al filone tecnico ma con un occhio ben aperto alla visione old dello stile stesso.
Prendono spunto dallo stampo americano impresso negl'anni da formazioni come Pestilence, Cynic, Nocturnus o i canadesi Gorguts.
Sound che non risparmia incursioni di richiamo jazzistico ed evoluzioni pindariche per fortuna mai fine a se stesse o sin troppo eclatanti con grande prova delle chitarre in fase di costruzione dei riff spesso avvolgenti ed inclini al trasporto.
Ascoltare brani come "Fragments Of Illusion", "Pattern Of Fear" o "Thorns Of Weakness" riporta la lancetta indietro di oltre una quindicina d'anni quando Mameli o Schuldiner rilasciavano opere che avrebbero segnato il genere come "Spheres" e "Human" solo per citare le prime due che mi sono balenate in mente.
Prova di carattere dietro il microfono per il singer che si cimenta sia in un growl graffiato che in brevi incursioni a voce pulita accennata dimostrando carisma e carattere.
Il trio ellenico gioca poi la carta vincente, il poter schierare un vero e proprio fuoriclasse come George Kollias dietro le pelli fa compiere loro un ennesimo balzo qualitativo verso l'alto.
Il batterista infonde con la propria tecnica e il modo personale di proporre le sue ritmiche quel tocco jazzy fresco (non tralasciando qualche passaggio in blast beat) a una release che già di base mostra d'essere superiore alla media delle uscite odierne.
Al lavoro dietro la consolle per i Cerebrum altro nome noto della scena greca, George Boskos (Rotting Christ/ex Sickening Horror) che pur donando al disco una produzione molto pulita e moderna fa sì che non risulti per nulla asettico/freddo.
Sono una bella rivelazione, hanno una buona base di partenza che son sicuro li farà notare, ne consiglio l'ascolto soprattutto a chi ama il death più ricercato invitando magari i puristi a fare almeno un tentativo, nella vita mai direi mai.

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