martedì 1 dicembre 2009

BULLDOZER - Unexpected Fate



Informazioni
Gruppo: Bulldozer
Titolo: Unexpected Fate
Anno: 2009
Provenienza: Italia
Etichetta: Scarlet Records
Contatti: http://www.myspace.com/bulldozerit
Autore: Mourning

Tracklist
1. Unexpected Fate
2. Aces Of Blasphemy
3. Salvation For Sale
4. Use Your Brain
5. Micro VIP
6. Bastards
7. Buried Alive By Trash
8. The Counter-Crusade
9. The Prediction
10. In The Name

DURATA: 36:02

L’ora X è scattata, finalmente dopo ventunanni dal loro “Neurodeliri” i Bulldozer hanno ripreso vita.
In un periodo fitto di come-back alcuni riusciti e altri che ci hanno regalato delusioni cocenti, cosa ci si doveva aspettare da Panigada e soci? In tanti ce lo siamo chiesto, loro come risposta ci hanno regalato un full “Unexpected Fate”, un vero e proprio pugno in faccia di quelli che ti stendono senza se e senza ma.
Il cambio dietro le pelli che vede come protagonista l’entrante Manu (drummer dei Death Mechanism) non ha apportato sostanzali variazioni al drumming, forse meno furioso e spontaneo ma altrettanto efficace. Il duo Ac/Andy è in ottima forma, la voce è irruenta e dominante e la chitarra non si fa mai pregare dimostrando di essere graffiante ed aggressiva come non mai.
Dieci brani che non hanno nè pause nè cali e quindi arduo compito scegliere quale sia il migliore fra essi.
Si viene avvolti in un viaggio che riporta indietro le lancette e non di poco, i riff sono quelli, la voglia anche e si sente.
“Aces Of Blasphemy”, “Use Your Brain”, “Buried Alive By Thrash” o la titletrack ed opener “Unexpected Fate” ma citare loro è quasi un peccato di presunzione dato che le composizione sono tutte più o meno di egual livello qualitativo.
Un percorso che viene condotto insieme a diversi guest che si prestano nel dare il loro apporto a questo piccolo gioiello e non si parla di nomi qualsiasi: Jennifer Batten, Kiko Loureiro, Olaf Thorsen, Billy Sheehan e Anders Rain.
Di solito quando si mette troppa carne al fuoco si rischia di commettere qualche errore grossolano spesso incidendo sul valore finale del disco, per nostra fortuna (e loro bravura) sono riusciti nell’impresa di amalgamare le diverse prove dei singoli in questioni senza snaturare neanche un secondo del platter e questo non è che merito un da riconoscere.
Una band che è tornata non imitando quello che era ma proponendosi attuale e spigliata con un sound che seppur moderno (forse anche troppo unico piccolo difetto che trovo, forse una produzione leggermente più sporca avrebbe giovato rendendo l’album ancor più diretto) ha fatto centro riuscendo a far da ponte fra il vecchio ed il nuovo corso intrapreso non mettendo a rischio l’anima Bulldozer.
Cosa si puo volere adesso? Una cosa è sicura la triade che negli anni ottanta faceva tremare la nostra penisola con la loro devastante musica è tornata a essere integra, un bel live che veda protagonisti Bulldozer, Schizo e Necrodeath sarebbe chiedere troppo?
Mi auguro come tanti che quest’occasione possa prendere sostanza diventando una realtà.
Questa è l’Italia che fa Metal, i Bulldozer sono tornati provate a fermarli!!!

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