mercoledì 2 dicembre 2009

ARCHGOAT - The Light-Devouring Darkness





Informazioni
Gruppo: Archgoat
Anno: 2009
Etichetta: Blasphemous Underground
Autore: G.B. Morbosus

Tracklist
1. Intro: 3rd Invocation
2. Apotheosis of Lucifer
3. Tribulation of the King of Worms
4. Goat and the Moon
5. Sodomator of the Doomed Venus
6. The Light-Devouring Darkness
7. Blessed in Beast’s Blood
8. Worms Born of Martyrdom
9. Fornicated Messiah
10. The Dawn of the Antichrist

DURATA 29:57



I Cancelli dell’Inferno sono di nuovo aperti. E dai sulfurei meandri di quell’abisso ne escono gli Archgoat in groppa a dei caproni. Dal momento in cui metterete questo album sul piatto del giradischi (o nel lettore CD), verrete afferrati dai tre demoni finlandesi e trascinati nei piu marcescenti gironi dell’inferno. Il disco è una perla oscura, partendo dall’inquietante intro si arriva alla seconda traccia, Apotheosis Of Lucifer , un inno di insana malvagità. La cosa che balza all’orecchio per prima è che la produzione è incredibilmente ancora piu marcia e cacofonica del precedente Whore Of Bethlehem. Il suono delle chitarre è quanto di piu malsano riusciate a immaginare, mentre la batteria è meno secca, arriva con un suono quasi ovattato, che la rende ancora piu caotica. E la voce, signori. La voce, se così si può chiamare quel rantolo caprigno e stridulo che fuoriesce dal ventre dell’Arcicapro, verrà a ossessionare le vostre notti. Il terzo brano, Tribulation of the King of Worms è un altro ferocissimo pezzo in pieno stile Archgoat, mentre con la quarta Goat And The Moon i tre finlandesi tolgono il piede dall’acceleratore, regalandoci un pezzo dall’incedere lento che tanto ricorda gli Hellhammer nella sua morbosità.
Si ritorna a pestare sull’acceleratore, con Sadomator Of The Doomed Venus e la Title Track, mentre in Blessed In Beast’s Blood dopo una veloce sfuriata iniziale troviamo una parte centrale piu rallentata e ossessiva che mi piace molto. Discorso inverso per quanto riguarda Worms Born Of Martyrdom, che parte molto lenta per poi esplodere verso la metà in un riff black thrash marcissimo. L’album volge al termine con le ultime due tracce, Fornicated Messiah e The Dawn Of The Antichrist concludono degnamente questo fantastico lavoro.
Ora passiamo alla parte più meramente fisica, ovvero la confezione. Non mi pronuncio sulla copertina, totalmente immensa e blasfema, ennesimo capolavoro di quel genio di Chris Moyen. Detto questo, mi permetto di fare una piccola critica alla Blasphemous Undergound, che dopo aver messo sotto contratto questa leggenda, avrebbe potuto sforzarsi di mettere fuori un edizione LP un po’ piu curata. Mi spiego, semplice copertina, senza gatefold, senza neanche il foglio dei testi o il poster, che solitamente lo trovo superfluo ma accidenti, una copertina del genere lo meritava assolutamente.
Detto questo mi accingo a concludere, riassumendo in poche parole: se vi piace il genere, questo disco è assolutamente da avere. E’ il perfetto successore del precedente Whore Of Bethlehem, e in alcuni riff ricorda anche il vecchio EP Angelcunt. Totale.

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