martedì 1 dicembre 2009

ALVERG - Elde





Informazioni
Gruppo: Alverg
Anno: 2009
Etichetta: Soulseller Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Alverg
2. Gudsforlatt
3. Livets Skygger
4. En Pike På Seng Av Hvitt Linne
5. Syvfold
6. La Meg Fryse
7. Smerte
8. Svarthammeren
9. Towards The Kingdom Of Alverg

DURATA: 58:44



I Norvegesi Alverg duo promettente dopo un demo omonimo nel 2003 mettono fuori la testa con il loro debutto “Elde” targato Soulseller Records.
La formazione composta da Lóge (voce, chitarre) e Heolstor (batteria) si presenta con un platter dalle pretese impegnative ponendoci dinanzi a quasi un’ora di musica incentrata sulla natura che verrà atmosfericamente chiamata in causa come dominatrice incontrastata dalle sensazioni evocate dai loro brani.
Nel loro animo c’è lo spirito che portò alla nascita di band come gli Ulver e che scorge l’intimismo misantropico di Burzum.
Godono di quella capacità di ricreare con passaggi di batteria, un cantato o solo un riff un’immagine purtroppo però non riuscendo (per ora) ad essere esplicitamente a fuoco lasciando così che rimanga solo una fotografia e non un paesaggio su cui poter realmente camminare trasportati dalle note.
Le influenze di vari act noti della scena si percepiscono anche se si denota una presa di coscienza della band che le ha assimilate e sfruttate a proprio piacimento portandole a nuova vita senza però esserci pienamente riuscita.
Nel complesso il disco è molto più che sufficiente pur basando le proprie basi sui classici mid tempos che fanno scuola ormai da un ventennio, è infatti il riffing ispirato e ben assemblato ad innalzare appieno il valore dell’opera,
se poi vi aggiungiamo le linee vocali spesso inquietanti di Lóge e qualche spunto pianistico ben inserito all’interno dei brani (vedasi l’opener “Alverg”, “Svarthammeren” o intermezzi in “Towards The Kingdom Of Alverg”) la ricetta da loro proposta è completa.
Le perle “Syvfold” e “Toward In The Kingdom Of Alverg” sono quelle che rappresentano al meglio le qualità del duo con la seconda che possiede un forte accento decadente legato alle sonorità quasi doomiche della quale è stata dotata.
Un’uscita interessante per gli appassionati del genere, è vero che di dischi così una volta era più semplice trovarne ma non si può dire la stessa cosa ai giorni nostri indi se vi capita fra le mani fatelo vostro!

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